Cronaca

sulmona polizia 241012 rep 09Sulmona: accoltellato 22enne nel centro storico

A ferire il ragazzo un coetaneo, dopo una violenta lite all’interno di un locale cittadino

La Polizia indaga per ricostruire l’episodio

08/11/2015

Sulmona: Ennesimo episodio di violenza verificatosi ieri notte in pieno centro storico di Sulmona. Un 22enne, M. V., sarebbe stato accoltellato da un coetaneo in via Mazara, nel centro storico del comune peligno. La lite, scoppiata prima all’interno di un locale notturno della città, è degenerata all’esterno, dove uno dei due ragazzi ha colpito il coetaneo con un coltello a serramanico, ferendolo alla spalla sinistra. Poco chiari i motivi della lite e le dinamiche dell’episodio sul quale indaga la squadra anticrimine della polizia di Sulmona, coordinata dall’ispettore capo Daniele L’Erario. Rimane la testimonianza del ragazzo ferito e dimesso, non in gravi condizioni, dopo essere stato medicato nel pronto soccorso della città. Lo stesso M.V. avrebbe rifiutato di firmare il referto dell’ospedale e numerose sarebbero le contraddizioni nella versione dell’accaduto fornita agli inquirenti dal ragazzo. Gli stessi continuano ad indagare sull’aggressore, un sulmonese già noto alle forze dell’ordine, che rischia l’accusa per lesioni da arma da taglio. Le indagini procedono con difficoltà, vista la scarsa collaborazione dei presenti all’accaduto. Le telecamere poste nel centro cittadino non sembrerebbero essere di aiuto agli investigatori nella ricostruzione della vicenda, data la pessima qualità delle immagini. Dopo gli accertamenti della scientifica sul luogo dell’aggressione, il coltello è stato rinvenuto in uno dei cassonetti vicini. Non è il primo episodio di violenza verificatosi a Sulmona negli ultimi mesi. Già un altro caso, lo sorso ottobre, aveva sconvolto i cittadini del capoluogo peligno, quando a rimanere ferito in gravissime condizioni era stato un 45enne, dopo una violenta lite scoppiata all’interno di un condominio della città. Risale invece a settembre la rissa in pieno centro storico, sulla scalinata dell’Annunziata, dove ad essere coinvolti furono diversi giovani molti dei quali rimasti feriti. La città da diversi mesi è teatro di vicende di violenza nelle quali sono stati coinvolti anche agenti delle forze dell’ordine. Una situazione che preoccupa i cittadini e che ha spinto il comune a istallare nuove telecamere di videosorveglianza nel centro storico.

P.B.

sulmona piazza e centro 241012 rep 09Comunicato stampa

UN ATTO DI KILLERAGGIO NEI CONFRONTI DEL TERRITORIO

Sono sempre più insistenti la voci secondo cui  la Giunta regionale, starebbe per dare il via libera alla centrale di compressione Snam a Sulmona, (sia pure nella versione ad "alimentazione elettrica") e conseguentemente anche al metanodotto.

Ciò avverrebbe dopo ben 4 risoluzioni e 4 leggi approvate dal Consiglio regionale e 5 delibere con cui il Governo regionale ha negato l'intesa con il Governo nazionale.

Il voltafaccia della Giunta regionale, se verrà  portato a compimento, rappresenterebbe un vero e proprio tradimento degli impegni finora assunti ed un gravissimo atto di killeraggio non solo contro Sulmona, ma contro l'intero Abruzzo aquilano (il metanodotto percorre la provincia dell'Aquila, in territori altamente sismici, per oltre 100 km).

I comitati hanno inviato una lettera atutti i parlamentari eletti in Abruzzo affinchè intervengano immediatamente per far sconvocare la riunione del 13  novembre p.v. presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e per far sì che il Governo attui senza ulteriori indugi la risoluzione approvata alla unanimità dalla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, istituendo il tavolo tecnico per lo studio delle alternative sia per la centrale che per il metanodotto,  da individuarsi comunque al di fuori della dorsale appenninica.

I comitati condividono, inoltre, la proposta avanzata questa mattina in conferenza stampa dai consiglieri comunali di Sulmona Mimmo Di Benedetto, Luigi La Civita ed Alessandro Lucci che nel Consiglio regionale di domani, 10 novembre, venga presentata una risoluzione che confermi l'assoluta contrarietà al progetto della Snam e dica no anche alla ipotesi di "centrale elettrica", impegnando conseguente la Giunta regionale ad adottare atti coerenti e conseguenziali.

Auspichiamo che a presentare la risoluzione sia l'assessore alle aree interne Andrea Gerosolimo che ha espresso l'intendimento di voler rispettare la volontà del Consiglio comunale di Sulmona che nella seduta del 30 ottobre scorso, alla unanimità, ha detto no anche alla eventuale centrale alimentata elettricamente.

E' un momento deciso per il futuro non solo di Sulmona ma per l'intero Centro Abruzzo: per questo rivolgiamo un appello alla politica e ai rappresentanti istituzionali affinchè facciano sentire la loro voce partecipando alla seduta del Consiglio regionale per difendere i diritti sacrosanti di un territorio sempre più abbandonato a sè stesso, colpito da continue spoliazioni ed imposizioni dall'alto di scelte sbagliate con conseguenze dannose per i cittadini e per il futuro dei nostri figli.

Sulmona, 9 novembre 2015

Comitati cittadini per l’ambiente

Info: Mario 3339698792 – Antonio 3407066402 – Giovanna 3284776001

Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. http://sulmonambientewordpress.com/

terremoto laquila

All'Aquila sono 124 in tutto gli alloggi del progetto Case da sgomberare a Cese di Preturo, Arischia e Sassa nucleo industriale, così come disposto da un’ordinanza firmata dal sindaco Massimo Cialente.

A rendere necessario il provvedimento sono stati motivi di pubblica incolumità, legati alla tenuta dei balconi, come si legge nel testo dell’ordinanza. Le piastre interessate sono le numero 14, 20 e 21 del quartiere Case di Cese di Preturo; le 6, 8 e 16 del quartiere Case di Sassa nucleo industriale e le piastre 1, 2 e 3 del quartiere Case di Arischia.

Gli sgomberi verranno effettuati a 30 giorni dalla notifica dell’ordinanza a Cese di Preturo, entro 45 giorni a Sassa nucleo industriale, entro 60 giorni ad Arischia.

Nell’ordinanza si ricorda il crollo del balcone avvenuto il 2 settembre del 2014 in un appartamento del quartiere Case di Cese di Preturo.