Annullata con rinvio dalla Corte di Cassazione, in relazione all’aggravante dei futili motivi, la sentenza di condanna a 30 anni

di carcere a carico di Davide Troilo, l’uomo di 36 anni che il 2 dicembre del 2016, a Pescara, uccise con 17 coltellate l’ex

fidanzata Jennifer Sterlecchini.

Troilo era stato condannato in 1° grado, con sentenza confermata in appello, per omicidio volontario aggravato dai futili

motivi. Il suo legale però, presentò ricorso in Cassazione contestando l’aggravante dei futili motivi, la mancata concessione

delle attenuanti generiche, e il mancato accoglimento della richiesta di una nuova perizia psichiatrica per Troilo.

Il caso ora finisce all’attenzione della Corte d’Assise d’Appello di Perugia.

Sono accusati di traffico di droga e pestaggio di un carabiniere per permettere la fuga di un complice spacciatore.

Per tali accuse, imputate due persone ora condannate dal collegio del tribunale di Avezzano presieduto dal giudice Zaira

Secchi.

Gli accusati sono Hicham Aroub, marocchino, e Marzia Maria Grazia Palma, entrambi residenti a Luco dei Marsi. 

Il primo, accusato di spaccio è stato condannato a 6 anni e 4 mesi di reclusione oltre a una multa di 27mila euro, mentre l’altra,

accusata anche di oltraggio e resistenza a P.U., a 3 anni. 

Per altri due imputati, è invece scattata la prescrizione dei reati.

I fatti fanno capo a una costola dell’operazione  “Empty den” durante la quale erano state sequestrate anche grosse somme di

denaro, due auto e della cocaina.