Politica

avezzano municipio

Sul sindaco e sull'operato dell'ex maggioranza, che ha governato per circa nove mesi, abusivamente, la città di Avezzano, Telesirio vi ha resi edotti su tutto e di più: partiamo dal dopo sentenza, quella del consiglio di stato, dove due erano le soluzioni: o si scioglieva il consiglio o un accordo si sarebbe dovuto trovare per il prosieguo dell'amministrazione con l'ex minoranza o una parte disponibile di essa e così è stato con, in particolare, l'UDC che ha condiviso con il centrodestra, alle ultime elezioni, sia al livello nazionale, regionale, che locale, i programmi amministrativi. In una nota della coalizione Di Pangrazio, a firma, solamente, dei consiglieri Gianfranco Gallese e Cristian Carpineta, in merito alla presunta crisi di alcuni consiglieri che alle elezioni hanno sostenuto De Angelis, hanno rimarcato che attualmente il sindaco non avrebbe una maggioranza, prevedendo prossimi cambi di giunta, malgrado il soccorso offerto da ben tre "voltagabbana" (ciò, in riferimento al gruppo UDC). Gianfranco Gallese, che ha ben operato, collaborando con l'ex sindaco Di Pangrazio, nella precedente amministrazione e Cristian Carpineta (non sappiamo molto sul suo operato, in questi nove mesi), dimenticano (ed è molto grave), che l'UDC nella precedente amministrazione, ha salvato l'ex primo cittadino da una crisi inarrestabile. Ebbene, allora non erano "voltagabbana" (salvando, di fatto anche il consigliere Gallese e tutta l'amministrazione). Consigliamo, alla coalizione Di Pangrazio (quella che resta), di lavorare sui reali problemi della città e non sugli attacchi personali che non fanno certamente gli interessi di Avezzano. Speriamo che ciò possa avvenire.

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martino antonioASSE SOSPESE CRATERE SISMA L’AQUILA, MARTINO, “STATO PAGHI INFRAZIONE A UNIONE EUROPEA E RISOLVA PROBLEMATICA DESTINATA A FAR CHIUDERE UN INTERO TERRITORIO”

L’AQUILA, 31 marzo – “Basta con le chiacchiere e i tecnicismi. Lo Stato deve intervenire, farsi notificare l'infrazione dalla commissione europea, pagarla e risolvere un dramma vero per imprese e professionisti del cratere del terremoto, già dilaniati dalla tragedia di nove anni fa”.

Così Antonio Martino, il deputato abruzzese di Forza Italia eletto nel collegio uninominale dell'Aquila, sulla questione della restituzione milionaria, da parte di circa 350 imprese e professionisti del cratere del sisma del 2009, sospese dopo il terremoto e ora richieste dall'Ue che le ha considerate aiuti di stato. Nel territorio colpito è mobilitazione piena in seguito alla notifica di cartelle esattoriali, arrivate dopo la nomina da parte della presidenza del Consiglio dei Ministri, del commissario incaricato del recupero, con somme milionarie da versare entro 30 giorni. “Per far capire che l'annosa vicenda, che se non sbloccata fa chiudere i battenti ad un territorio intero in ginocchio, si risolve in questo semplice modo, scenderemo in piazza con ogni forma di protesta - continua il deputato azzurro -. Naturalmente, accanto alla protesta pubblica, anche eclatante, insieme ai colleghi parlamentari abbiamo giù attivato interlocuzioni istituzionali romane. Non possiamo abbassare la guardia, dobbiamo stare vicini ad operatori economici che giustamente sono molto preoccupati, perché con l'arrivo delle cartelle esattoriali non si profila solo il problema del pagamento ma anche quello della regolarità contabile che impedisce alle aziende di poter partecipare a gare”. Martino rivolge “un pensiero di forte vicinanza al territorio e ai suoi cittadini colpiti, la notte scorsa, da una scossa di magnitudo 3.8 che ha riportato nel terrore migliaia di persone”. “Se chi ha deciso in Europa di cavalcare l'assurda motivazione dell'aiuto di stato e di richiedere somme milionarie relativo a tasse sospese durante l'emergenza, vivesse cosa accade all'Aquila e al suo circondario in occasioni di scosse del genere, si renderebbe conto che quella misura non solo non è concorrenza sleale, ma un aiuto doveroso - conclude Martino - in casi così drammatici”. Martino parteciperà al summit convocato dal vice presidente della Giunta regionale, Giovanni Lolli, in programma per il prossimo 4 aprile per decidere iniziative e strategie.

biondi pierluigi

Anche per il capoluogo il rischio che possa scattare l’anatra zoppa si fa sempre più concreto e vicino. Revisionate le sezioni indicate dal centrosinistra, la coalizione guidata da Amerigo Di Benedetto avrebbe recuperato 43 voti, 2 in più dei famosi 41 necessari per far raggiungere al centrosinistra il 50 più 1 per cento dei seggi in consiglio comunale.

In merito è stato presentato un ricorso al Tar. La sentenza è prevista per maggio prossimo, ma c’è chi è pronto già a gridare vittoria in virtù del precedente rappresentato da Avezzano in Abruzzo e Lecce in Puglia. Se il Tar dovesse accogliere il ricorso, il sindaco Pierluigi Biondi (nella foto), si troverebbe a fare i conti con un consiglio comunale in cui non avrebbe più la maggioranza dei consiglieri che invece andrebbe alla coalizione avversaria. Dunque anche per L’Aquila potrebbe paventarsi un ribaltone in consiglio comunale.