Cronaca

fucino allagamento 180311 rep 07BORGO INCILE: SOPRALLUOGO DOPO ALLARGAMENTO VORAGINE

Sopralluogo del sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio a Borgo Incile dove, a seguito del maltempo dei giorni scorsi, si è allargata la voragine nel terreno di proprietà privata che si era aperta a inizio estate e aveva destato preoccupazione tra i residenti. Il sindaco ha immediatamente interessato i tecnici del Comune, la Polizia Locale e il geologo della Regione Abruzzo, Luciano Del Sordo che hanno ispezionato la zona, valutando le operazioni da compiere. Sarà necessario delimitare e mettere in sicurezza la zona intorno alla voragine per evitare che mezzi e persone vengano coinvolti in situazioni pericolose, dopodiché, considerata l'area di rilevanza storica e architettonica, la prossima settimana verrà effettuato un primo sopralluogo dagli esperti e all'inizio di novembre, attraverso ricerche georadar e geofisiche, saranno analizzate in dettaglio le caratteristiche del sottosuolo. In questo modo sarà possibile capire la natura della voragine, collocandola nella metà dell'Ottocento, quando il principe Torlonia fece bonificare il lago del Fucino o, addirittura, nell'epoca romana, quando vennero costruite delle vasche per la canalizzazione e lo smaltimento delle acque; tutto ciò al fine di individuare, così, la soluzione migliore da attuare.

di giuseppantonioFOSSACESIA: LA FOCE DEL FIUME SANGRO SOFFOCATA DAI TRONCHI – DI GIUSEPPANTONIO LANCIA L’ALLARME.
“Il maltempo dei giorni scorsi non ha fatto altro che peggiorare una situazione che già di per sé appare preoccupante” – esordisce così Enrico Di Giuseppantonio, Sindaco di Fossacesia, in merito all’ingente accumulo di tronchi, rami e quant’altro, posti sotto i ponti dell'ex ferrovia e della Statale Adriatica 16, situati nella foce del fiume Sangro. Mercoledì scorso, a causa delle abbondanti piogge, l'altezza idrometrica del fiume Sangro  aveva superato il livello di preallarme, che era stato dichiarato  dal Centro Funzionale d' Abruzzo della Protezione Civile. Solo ieri alle 17,15  il fiume è tornato alla normalità. Già in precedenza il sindaco di Fossacesia aveva segnalato alla Regione Abruzzo, alla Provincia di Chieti, nonché alla Prefettura la necessità di prevedere interventi finalizzati allo sgombro della foce del Sangro, che da tempo risulta intasato dalla presenza di rami, tronchi che vanno ad impedire il libero scorrimento delle acque fluviali, aumentandone di conseguenza l’innalzamento del livello di portata. “L’innalzamento del livello delle acque del fiume può provocare conseguenze dannose per il nostro territorio   – lamenta il Sindaco di Enrico Di Giuseppantonio. Le infrastrutture, soprattutto quelle viarie possono divenire così pericolose, in primis proprio il ponte dell' ex tracciato ferroviario del Sangro , dove passerà la pista ciclopedonale della Via Verde  della Costa dei Trabocchi.  E’ per questa ragione che il Comune di Fossacesia ha chiesto nuovamente alla Regione Abruzzo di intervenire con urgenza per la pulizia e lo sgombro del fiume, individuando, tra l' altro i costi per la rimozione del materiale legnoso e detritico. “E’ importante, anzi indispensabile, intervenire al più presto – conclude Di Giuseppantonio – prima che inizi la stagione piovosa, quando la portata del fiume è minima e l’intervento potrebbe risultare più agevole e di conseguenza economico. Per la salvaguardia di un territorio è necessario iniziare a ragionare in termini di prevenzione. Solo in questo modo si potranno scongiurare tragedie.”

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MALTEMPO: COLDIRETTI CHIEDE STATO DI CALAMITA', 5MILA ETTARI COLPITI   

Situazione ancora gravissima nei campi dopo l'alluvione che si è abbattuta sulla Marsica provocando ingenti danni alle coltivazioni e alle strutture agricole.Gli uffici di Coldiretti sono al lavoro per le opportune ricognizioni e stanno svolgendo i sopralluoghi dando anche soccorso agli agricoltori marsicani."Questa mattina - dichiara Massimiliano Volpone, direttore di Coldiretti L'Aquila - abbiamo depositato all'assessorato regionale all'agricoltura la richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale evidenziando la gravissima situazione che imperversa nel Fucino. La nostra organizzazione - aggiunge - è comunque a disposizione delle aziende alluvionate attraverso punti informativi e con uno specifico pool di tecnici per le esigenze delle imprese colpite. In accordo con il consorzio di bonifica, con cui stiamo collaborando per far fronte all'emergenza, abbiamo inoltre richiesto alla Regione l'acquisto di due mezzi escavatori finalizzati alle operazioni di ripulitura dei fossi e stradali".In merito ai danni alle colture, Coldiretti ricorda che l'emergenza riguarda principalmente carote, patate, spinaci, porro, cavoli ed altri ortaggi per una superficie interessata di oltre 5mila ettari con un danno stimato di circa ai 5milioni di euro."Confermiamo che i danni sono ingentissimi - dice sempre Volpone - e ringraziamo le istituzioni territoriali che stanno lavorando a sostegno delle diverse esigenze per favorire il ripristino della normalità.