ospedale

Il reparto di Neurochirurgia di Avezzano serve una popolazione di circa 140 mila abitanti contro i 70 mila dell’aquilano, ma deve chiudere perché i due medici presenti non possono garantire le 24 h di copertura richieste per legge. Se la programmazione sanitaria prevede di ridurre i centri allora si chiude quello del bacino più grande a favore di quello più piccolo. Per riorganizzare la sanità pubblica si adotta il metodo del taglio orizzontale delle risorse senza considerare l’impatto conseguente di questa decisione. Il reparto di Neurochirurgia dell’Aquila, che serve un bacino di 70 mila utenti, per l’espletamento delle sue funzioni usufruisce di ben 8 medici, quello di Avezzano va avanti con soli due Neurochirurghi per un bacino di 140 mila utenti. E questo è il fatto. Se all’Aquila ci sono dei professionisti, allora i due di Avezzano meritano una medaglia d'oro per l’opera che svolgono sul doppio delle utenze ma con un organico così ridotto.

La programmazione però prevede di chiudere Avezzano. Ora è evidente che chi ha programmato la sanità, in passato soprattutto, si sia fatto sfuggire questa discrepanza tra gli organici. Lo precisa il PD di Avezzano.