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Un altro episodio di violenza nella movida sulmonese

Denunciato un diciottenne del capoluogo peligno

11/08/2016

Sulmona - Denuncia in stato di libertà per un diciottenne del capoluogo peligno accusato del reato di lesioni gravi. E’ quanto deciso dalla Squadra Anticrimine del Commissariato di Polizia di Sulmona. E’ solo uno dei tanti episodi di violenza che ormai si ripetono da mesi nel fine settimana, all’interno della movida sulmonese, l’ultimo che vede coinvolto il diciottenne, accusato di aver preso a pugni in faccia un ventunenne sulmonese. I fatti risalgono allo scorso 17 luglio, alle ore 3.00 circa di notte, quando il 21enne era stato ritrovato a terra ferito e privo di sensi, in una via del centro storico cittadino e ricoverato presso l’Ospedale dell’Aquila, a causa delle ferite che avevano provocato un “trauma cranio-facciale, con frattura scomposta del ramo mandibolare destro e trauma indiretto del rachide cervicale, guaribili in 40 giorni”. Raggiunto dal personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura dell’Aquila, nello stesso Ospedale, il ragazzo aveva raccontato che il 17 luglio, mentre da solo, intorno alle ore 3.00, si dirigeva verso la sua autovettura per rientrare a casa, dopo aver trascorso il sabato con amici, a Piazza Tresca, un suo conoscente, un diciottenne sulmonese, a seguito di una discussione lo aveva colpito con un pugno sulla parte destra del volto, tale da fargli perdere i sensi. La versione è stata poi parzialmente smentita da due testimoni presenti durante l’episodio. Convocato presso il Commissariato di Sulmona dal personale Anticrimine, il ragazzo 18enne ha prima dichiarato di essersi imbattuto nella vittima quando era stata già colpita e di aver prestato i primi soccorsi con altri suoi coetanei amici che lo accompagnavano. Lo stesso ha poi, invece, deciso di cambiare versione, ammettendo di aver colpito in volto il ragazzo, dopo essere stato provocato. Il diciottenne è stato così deferito alla Procura della Repubblica di Sulmona, per il reato di lesioni gravi.