dehors

L’art. 3, lett. e.5) del D.p.r. n. 380/2001, ha lo scopo di frenare il fenomeno dei c.d. abusi progressivi, infatti, riconduce alla nozione di intervento di nuova costruzione, anche le istallazioni di strutture non murarie, per le quali è sempre necessario il permesso di costruire. Tante strutture in legno costituite da un unico manufatto, qualificate come semplici gazebi, sono state ancorate di fronte a diversi esercizi commerciali, ad Avezzano, in virtù di una concessione quinquennale che ha radici nella precedente amministrazione e che in questi giorni si è estinta per vie naturali, perché ha avuto termine. L'amministrazione Di Pangrazio, come da programma e secondo la scadenza dell'accordo, dovrebbe esigere dagli esercenti lo smantellamento dei gazebi al più presto, ma non lo fa. Ne', tantomeno, di loro spontanea volontà, i commercianti si armano nel destrutturare queste costruzioni, definite inizialmente, perché dovevano durare relativamente poco, sul suolo comunale, come "removibili". Insomma, in barba a leggi e concessioni, tutto resta com'è, con strutture private ad occlusione di strade pubbliche. E i gazebi, scomodi o no (occupano i marciapiedi quasi totalmente), ad oggi, restano.