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Rottamazione cartelle bis: come funziona, come accedere e cosa fare

Da Redazione l LeggiOggi.itI.23 ottobre 2017

Il Decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio è in esame al Senato e prevede tra le varie misure la rottamazione bis delle cartelle esattoriali. In questo articolo vi spieghiamo come funziona la nuova definizione agevolata, chi vi può accedere e cosa bisogna fare con le relative scadenze.

Chi può accedere

Può accedere alla rottamazione bis delle cartelle:

  • chi presenta domanda per la prima volta  per i carichi affidati all’Agente della Riscossione dal 1 gennaio 2017 al 30 dicembre 2017,
  • chi aveva presentato domanda per la prima rottamazione ma non aveva pagato una o delle 2 prime rate (con scadenza 31 luglio e 2 ottobre),
  • chi era stato escluso perché non in regola con il pagamento delle rate, in scadenza al 31 dicembre 2016.

Come funziona la rottamazione bis

Con la nuova sanatoria si pagano solo gli importi delle cartelle esattoriali, ma anche gli interessi, i titoli di aggio della riscossione, le spese di notifica e di rimborso. Non si pagano gli interessi di mora e sanzioni. Sulle multe stradali non si pagano gli interessi di mora e le maggiorazioni.

Le cartelle previste dalla nuova sanatoria sono quelle riguardanti:

  • le imposte (Iva compresa),
  • i tributi,
  • le prestazioni assistenziali e previdenziali,
  • le multe
  • le imposte di Comuni, Province e Regioni (Imu, Tari)

affidati all’agente di riscossione dal 1° gennaio al 30 settembre 2017. Con l’adesione alla rottamazione l’agente della riscossione non può più avviare nuove azioni amministrative.

Sono esclusi i carichi pendenti relativi all’Iva riscossa all’importazione, le multe, ammende e sanzioni pecuniarie a seguito di sentenze penali di condanna, crediti derivanti di pronunce di condanna della Corte dei Conti.