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Era il 13 gennaio del 1915, quando un violentissimo terremoto rase al suolo la Marsica e Avezzano. Oltre 30.000 le vittime. In città una sola casa sopravvisse al sisma.

Alle 7:52 della fredda, limpida e serena mattina del 13 gennaio 1915 la Marsica fu sconvolta da un violentissimo sisma. L’intensità epicentrale fu pari a 11 gradi della scala Mercalli (magnitudo 7 sulla Scala Richter), più forte di circa 50 volte del terremoto dell’Aquila del 6 aprile 2009. L’area d’azione del sisma fu molto estesa e il terremoto si avvertì benissimo anche nella capitale dove cadde una statua della chiesa di San Giovanni in Laterano. Avezzano fu letteralmente rasa al suolo, morirono 10.719 persone su una popolazione di 13.119 abitanti, l’82%. Nell’intera regione del Fucino le vittime complessivamente registrate arrivarono a oltre 30 mila. La giornata commemorativa domani, 13 gennaio, al via con un raduno alle 09:40 sulla strada statale, in prossimità del sentiero che porta al “Memorial”; da lì ci si muoverà per deporre, intorno alle 10.00, una corona di alloro che onori tutte le vittime del terremoto, alla presenza delle Autorità Civili, Religiose, Militari, delle Associazioni d’Arma e di Volontariato. Alle 17,00 una santa messa, presieduta dal vescovo Santoro, in ricordo delle vittime del terremoto, nel Santuario Madonna del Suffragio, Don Orione.