parcometro

E' spesso il suono di una pernacchia quello che emettono i parcometri situati sulle vie centrali di Avezzano (vedi, come stamattina, su via Cataldi), quando, anche sotto la pioggia, capita che si debba pagare il "pedaggio" per parcheggiare e l'infernale apparecchio ferroso si rifiuti di consegnare (dopo aver inghiottito il denaro), il biglietto. Le multe sono solerti (c'è chi parte dall'altra parte dell'isolato, tra chi è preposto, per elevarle) e magari è in quel momento che il malcapitato parcheggiatore (come in quello che potrebbe essere uno sketch "arrabbiato" di Gioele Dix), sta procurandosi il tagliando. Ma bastano pochi secondi di lontananza dal proprio mezzo che... Zac, scatta la multa. Però, i parcometri, possono permettersi, eccome, "defezioni in termini cartacei"... Tanto paga Pantalone!

 

(O. S.)