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Si sperava che ciò avvenisse per questa settimana e che tutto già fosse predisposto, ma nell'aria c'è ancora un rinvio, in merito allo spostamento, e quindi alla nuova sistemazione, del mercato di Avezzano, che si tiene il sabato e che ormai sta diventando insostenibile, con il suo caos e l'occlusione totale di arterie interne ed esterne, importanti per il traffico avezzanese, in uscita ed entrata. Intorno a piazza Torlonia, unico "polmone verde" della città e che, proprio in questi giorni, sta per essere ristrutturata (anche se non con recinzione, come si sperava, per poterla chiudere la sera, onde preservarla da vandalismi notturni), al di là del problema tecnico della ristrutturazione e degli effetti della "Circolare Gabrielli" sulla pubblica sicurezza, il mercato non dovrebbe più rimanere sulle strade che oggi occupa. Com'è noto, oltre ad una alta percentuale di evasori della tassa di occupazione del suolo pubblico, ai quali la concessione dovrebbe essere annullata, in questi anni il numero degli ambulanti è cresciuto a dismisura (oltre il 90% di fuori regione), senza nessuna regola e, nonostante partano "spinte" da piccoli gruppi interessati a far rimanere il mercato in piazza Torlonia, con rischi per la sicurezza, per via del blocco alla circolazione in tutto il centro cittadino e non solo, da più parti si consiglia l'attuale amministrazione comunale di delocalizzare il mercato, situandolo a nord della città di Avezzano, un escamotage considerato strategicamente conveniente pure per gli stessi ambulanti. La soluzione starebbe in uno spostamento radicale (anche solo, inizialmente, in via sperimentale), per dare respiro al centro, nonché all'area comunale, che dovrebbe essere evidenziata e non annegata (com'è successo fino ad ora) in un sovraffollamento – congestione di bancarelle, in un turbine incontrollato di rischi, anche per il transito di eventuali mezzi di soccorso. E poi sporcizia, con piazza Torlonia ridotta a una discarica, scippi, disordine totale: tutto ciò a firma di una "condanna" che è la caratteristica principale di una problematica pesantemente annosa, ultraventennale, che ad Avezzano si traduce nel mercato settimanale. Una traslazione intelligentemente "terapeutica" dei tendoni del sabato, non può che fare bene alla città Capoluogo della Marsica e ai suoi abitanti.