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Pubblicato: 22 Giugno 2018
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"E' questo un giorno di rinascita, di grande speranza e fiducia, a nove anni dal tragico Terremoto che ha colpito al cuore la vostra meravigliosa terra, la vostra vita di comunità, e con essa tutta la nostra Italia. Il sisma ha provocato lutti, sofferenze, distruzioni. Ma dalle conseguenze di un Terremoto si deve e si può ripartire. Voi lo avete dimostrato con la passione e la determinazione di cui siete capaci. Insieme si possono ottenere risultati straordinari, in grado di esprimere i valori, la creatività la cultura, le capacità professionali e tecniche radicati nel tessuto civile. La riconsegna alla città di un monumento come il Palazzo dell’Emiciclo è oggi un simbolo potente della ricostruzione, del cammino già compiuto e di quello ancora da completare“: questo, in parte, il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella inviato al Presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo, Giuseppe Di Pangrazio, in occasione della riapertura del palazzo dell’Emiciclo all’Aquila e che tornerà a disposizione dell'Assemblea legislativa; poi, alle 16, il taglio del nastro con l’esecuzione dell'inno di Mameli cantato dal tenore Aleandro Mariani. A seguire, un "recital" di Simone Cristicchi sulla figura di Celestino V.
"Oggi, per la Regione Abruzzo, per tutti gli Abruzzesi ed anche per me personalmente, è un giorno di immensa gioia, perché tutti insieme siamo chiamati a vivere un simbolo di rinascita, di apertura al futuro e alla speranza", ha sottolineato il Presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio salutando i numerosi ospiti accorsi nella Sala "Ipogea" di Palazzo dell'Emiciclo, dopo il taglio del nastro. "Questo edificio descrive esattamente la dignità, l'orgoglio, la determinazione, la fatica, l'antica nobiltà d'animo delle popolazioni d'Abruzzo, che si rispecchiano nella prospettiva architettonica, istituzionale e civica che qui osserviamo, totalmente nuova. Sono stato motivato e determinato - ha precisato Di Pangrazio - nel cogliere l'obiettivo di restituire all'intera comunità abruzzese ed aquilana questo spazio, quale sede originaria del Consiglio regionale, rappresentando, in tal senso, l'integra unità dell'Abruzzo, comunità rinata attorno alla sua unica e anticha città capoluogo, che è L'Aquila".
Oggi questo spazio può ben essere definito il "complesso monumentale dell'Emiciclo" e raccoglie in se la stratificazione della storia profonda e antica della città dell'Aquila, "le molteplici funzioni amministrative, religiose e civili, le diverse strutturazioni archeologiche ed architettoniche, le conoscenze e le tecniche costruttive evolute nel tempo, le variazioni culturali e l'evoluzione della sensibilità estetica". A ciò si aggiunge una funzionalità fondata sulle più avanzate innovazioni tecnologiche e sulle più attuali tecniche per la prevenzione sismica negli edifici, che ne definiscono una fruibilità all'insegna della sicurezza e dell'accessibilità. "Con approfondita valutazione, si è voluto immaginare un complesso architettonico che plasticamente e funzionalmente si aprisse all'intera comunità civile dell'Abruzzo – sono ancora le parole del Presidente del Consiglio regionale - attraverso la sua Città Capoluogo".