ospedale

I donatori sanno che, al centro trasfusionale, ci si reca sempre di mattina presto, perché le donazioni di sangue hanno luogo fino ad una certa ora e perché questa importante e civile operazione si deve eseguire, consuetudine sana e onesta, a digiuno. All'ospedale di Avezzano, a parte il poco gradito cambio di location (dalla struttura interna all'ospedale, comoda, attrezzata e organizzata, si è passati a due container angusti e poco ben gestiti, con un salto indietro notevole), la confusione con i numeri progressivi dei donatori, è davvero tangibile e capitale; peraltro, a caos si aggiunge caos, laddove è stata imposta la figura del "donatore prenotato" e, tra i numeri progressivi presi sul posto la mattina stessa e la presenza di persone "prenotate" per la donazione, che arrivano all'improvviso, c'è davvero di che perdere la testa. Allora: o ci si prenota tutti il giorno prima, o tutti si prende il numero progressivo al momento, altrimenti si genera un'ingiustizia. Il problema (grande!) è che, dopo quanto accaduto stamattina tre donatori se ne sono andati.