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CATENA REPLICA A ENZO DI SALVATORE

E’ un vero peccato che il prof. Di Salvatore con le sue dichiarazioni continui a far prevalere lo spirito di parte e di avversione nei confronti del governo regionale sulla sua dottrina.

Solo così si spiegano le a dir poco confuse dichiarazioni con cui mostra di conoscere molto poco come funziona il rapporto tra rappresentanti e rappresentati e come avvengono i processi decisionali in una democrazia.

Ciò che le decine di migliaia di abruzzesi che si erano mobilitati nel movimento No Ombrina e la gran parte dei cittadini chiedevano alla Giunta regionale era produrre fatti, bloccare il progetto Ombrina e riaprire una partita che sembrava chiusa. Non certo condurre battaglie propagandistiche o ideologiche.

Il progetto Ombrina oggi non esiste più e questo è accaduto anche e soprattutto grazie alla mediazione svolta dal Presidente D’Alfonso. La politica è mediazione e le più importanti decisioni democratiche che hanno segnato la storia del nostro Paese sono avvenute grazie a mediazioni, a partire dalla stessa approvazione della Costituzione, ma forse questo nei suoi corsi il prof. Di Salvatore non lo insegna.

Il Prof. Di Salvatore dimentica anche di dire che è stata la Regione Abruzzo a promuovere per prima, insieme con le altre regioni, i sei quesiti referendari, di cui oggi dopo l’emendamento governativo ne rimane in vita uno solo. E vedremo quali ulteriori sviluppi ci saranno, con un probabile ulteriore intervento legislativo del Governo.

Il Governo regionale dell’Abruzzo, dopo aver ottenuto il risultato dello stop di Ombrina e di tutte le attività estrattive entro le 12 miglia, continuerà a battersi per una soluzione che tuteli il mare blu anche oltre tale limite, tema che il quesito referendario non risolve. Lo faremo con la stessa concretezza e determinazione con cui abbiamo ottenuto questo primo risultato.

Attendiamo fiduciosi su questo i preziosi consigli del prof. Di Salvatore.

Andrea Catena, consigliere del Presidente della Giunta regionale