febbo mauro 180211 rep 03 E BALLE DA D'ALFONSO

In realtà restituiamo fondi a Bruxelles e non produciamo progetti

 

L’AQUILA 03/02/2016 – “Che il presidente della Regione D’Alfonso ci abbia abituato ad annunci mirabolanti, a promesse dispensate a ripetizione su tutto il territorio, ad alimentare un presenzialismo mirato ad accentrare su di sé le luci della ribalta è ormai assodato. Ma troppo spesso le dichiarazioni su finanziamenti e fondi rischiano di trasformarsi in un boomerang con D’Alfonso che sembra perdere il conto di quanto promesso. Si ha la sensazione di essere di fronte a una commedia teatrale: molto rumore per nulla”.

E’ quanto dichiara il Presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo. “Un esempio emblematico – spiega Febbo - riguarda la tanto sbandierata banda larga. Abbiamo calcolato che i milioni di euro  annunciati da D'Alfonso ammontano addirittura a 7.147 (sic !!!)  di cui  solo sulla banda larga ben 301 milioni di euro (sic !!!). Cifre straordinarie che, se fossero realtà, permetterebbero all’Abruzzo di competere con i Paesi più informatizzati del mondo coronando il ‘sogno dalfonsiano’ della Regione Velocissima. La realtà dei fatti ci mostra uno scenario tutt’altro che fantascientifico. Allo stato attuale infatti, i 25 milioni di euro che la Giunta D’Alfonso ha SOTTRATTO all’Agricoltura nel lontano 2014, non vengono ancora rendicontati per mancanza di collaudo (stiamo parlando del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013) e quindi quelle risorse , la cui rendicontazione è scaduta il 31.12.2015 (sic !!!) sono andate in “trascinamento” sulla nuova programmazione. In pratica non sono state restituite a Bruxelles ma di fatto sono state sottratte alla dotazione per il 2014-2020, TRADOTTO: SONO ANDATE PERSE!!!

Ma gli esempi di ‘annunci bluff’ sono innumerevoli. D’Alfonso aveva promesso interventi per la Fondovalle Sangro che dovevano essere cantierabili per il 31 agosto 2015 (D.L. n.133 del 12.09.2014) poi prorogato al 31.10.2015. Le date previste sono abbondantemente superate: dal decreto di finanziamento all’intesa Regione-Governo è passato oltre un anno ma del bando di gara nemmeno l’ombra. Tanto rumore per nulla insomma, purtroppo. Allora tutto rinviato al 2017 come si legge sul Masterplan, ormai divenuto la panacea di tutti mali. Ma D’Alfonso non finisce qui di stupire, per dimostrare a Roma di essere un vero riformista, sulla vicenda Abruzzo Engineering sfoggia la sua consueta dotta dialettica nominando addirittura un DIRETTORIO (nella Costituzione della Francia rivoluzionaria presente ma nello Statuto e/o nei regolamenti della Regione non vi è traccia, neanche nel passato) che deve provvedere al superamento della fase liquidatoria entro il 31agosto 2016, con a capo la Gerardis e se non ci riesce diplomaticamente si procederà a “tagliare la testa” della Mega Direttrice come capitò ai rivoluzionari francesi?!? Conoscendo D’Alfonso, una ingegneria diplomatica molto sottile!!!!”.