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A Vasto reti da pesca sequestrate per l’inosservanza del divieto di collocazione nella distanza inferiore ai 300 metri dalla costa.

Stamani all’alba gli uomini dell’Ufficio Circondariale Marittimo hanno recuperato reti da posta di tipo tremagli per complessivi 1000 metri (oltre a 6 ancorotti in ferro e altrettanti segnali galleggianti). Le reti erano anche prive di matricola identificativa.

Il comandante dell’Ufficio circondariale marittimo, tenente di vascello Cosimo Rotolo, ha ricordato che “tale attività, oltre che aumentare lo sforzo di pesca andando ad inficiare l’area marittima sotto costa destinata al ripopolamento delle specie, continua a rappresentare una forma di concorrenza sleale”.