Cronaca

finanza 01 controllo territorio 2m39s rep 01

PESCARA: BANCAROTTA FRAUDOLENTA

- Finisce in manette un imprenditore del pescarese, operante nel settore del confezionamento di marmellate, con società e brand
conosciuti a livello nazionale ed internazionale, sommerso da un vorticoso giro di carte false, con un crac a sei zeri. L'accusa è di
bancarotta fraudolenta e reati fiscali, per cui sono scattati i sigilli ad un complesso di beni, tra cui conti correnti, macchinari,
attrezzature e quote societarie, per un valore complessivo di oltre 5,5 milioni di euro.Le operazioni, disposte dell'A.G.locale,sono
iniziate alle prime luci dell'alba. I finanzieri del Comando Provinciale di Pescara hanno eseguito le misure cautelari, personali e
reali, lungo la direttrice Abruzzo - Molise - Campania, con l'ausilio di militari e mezzi aerei del Reparto Operativo Aeronavale del
capoluogo adriatico.

polizia postale

ABRUZZO: COMUNICATO POLIZIA POSTALE

- E' in corso una nuova campagna di phishing riguardante false convocazione giudiziarie a firma del Capo della Polizia - Direttore
Generale della Pubblica Sicurezza.La convocazione, prospetta alla vittima un'inesistente indagine penale nei suoi confronti.Lo scopo
e' quello di causare nel destinatario uno stato di agitazione e indurlo a ricontattare il truffatore entro 72 ore,inviando le proprie
giustificazioni.Successivamente,alla vittima verra' poi chiesto il pagamento di una somma di denaro per evitare la condanna.La
Polizia Postale raccomanda di diffidare di simili messaggi: nessuna forza di Polizia contatterebbe mai i cittadini attraverso e-mail o
messaggi, per chiedere loro i dati personali o pagamenti in denaro, con la minaccia di procedimenti penali a loro carico.

finanza 02 controlli fiscali 3m13s rep 04

CHIETI: GDF SCOPRE TRUFFA "CAROSELLO"

- La Guardia di Finanza di Chieti ha denunciato due persone per reati di natura tributaria, riciclaggio e truffa aggravata al termine
di un’indagine della Tenenza di Ortona, nei confronti di una società con sede nel territorio teatino e operante nel commercio
all’ingrosso di carne fresca congelata e surgelata. L’impresa risulta intestata a un prestanome, 47enne nullatenente, e priva di
struttura operativa e disponibilità patrimoniale.Mediante fatture emesse per operazioni inesistenti per oltre 7 milioni di euro,
l’impresa si era interposta tra il reale acquirente della merce e il fornitore europeo, creando il tipico sistema delle “frodi
carosello”. Il debito Iva che lo Stato vanta nei confronti della società “cartiera” supera i 750.000 euro.