Cronaca

carabinieri nas

CAPISTRELLO: BLITZ DEI NAS

- Scatta il controllo dei carabinieri del Nas in un bar-ristorante di Capistrello. Il Bar pizzeria con locali cucina non adatti alla
preparazione degli alimenti, ingredienti custoditi in dispensa senza tracciabilità e carenze igienico sanitarie, è stato chiuso.
Il ristorante si trova in una zona centrale del paese. Violazioni della normativa igienico-sanitaria sarebbero state contestate ai
proprietari dell’esercizio commerciale.I militari del nucleo antisofisticazioni e sanità dell’arma di Pescara, congiuntamente ai
carabinieri di Capistrello e al medico incaricato della Asl 1, avrebbero posto i sigilli al locale a tempo indeterminato.

 

treni

MALORE SUL TRENO: MUORE MACCHINISTA

- Muore macchinista del treno: bloccata la linea Pescara - Roma. Il macchinista Antonio D'Acci, alla guida del treno regionale 4193
Pescara - Sulmona, è morto in seguito a un malore che lo ha colpito ieri pomeriggio, ma prima è riuscito per fortuna a fermare il
convoglio, mettendo cosi in salvo tutti i passeggeri. L'uomo, un 61enne originario di Foggia e residente a Termoli, è stato soccorso
prima dal capotreno e dal personale di bordo, poi dal 118: ma ogni tentativo di rianimarlo e' stato vano, è deceduto per un infarto
fatale. Il treno è rimasto fermo nella zona dell'Interporto di Manoppello e la linea Pescara - Roma è stata bloccata. Trenitalia ha
organizzato bus sostitutivi tra Manoppello e Chieti per garantire la mobilità degli 87 viaggiatori.

logo asl l aquila

AVEZZANO: 600MILA EURO DI RISARCIMENTO

- La Asl di Avezzano-Sulmona-L’Aquila deve risarcire 600mila euro, ai familiari di una mamma marsicana deceduta 10 giorni dopo un intervento chirurgico per
lo sfilamento della vena safena, una operazione ritenuta a basso rischio. La sentenza arriva dopo un accordo tra Asl, familiari e tribunale di Avezzano.
I giudici hanno riscontrato responsabilità dei sanitari che all’epoca hanno avuto in cura la donna di 58 anni. Il 21 agosto del 2021, così come ricostruito
in aula durante il processo, la paziente venne sottoposta a un intervento chirurgico di tipo vascolare e in day surgery. Morì 10 giorni dopo.
Per i giudici «i sanitari del San Filippo e Nicola di Avezzano hanno dimesso la paziente senza prescrivere alcuna terapia post operatoria, in particolare
una terapia antitrombotica a base di eparina, ciò nonostante la sussistenza di diverse problematiche rappresentate soprattutto dalla condizione di obesità
della paziente e dal trattamento chemioterapico in corso, circostanze queste potenzialmente idonee ad aumentare il rischio di trombosi». Il tribunale,
ha quindi stabilito un risarcimento di 150mila euro a ciascuno dei 4 familiari per un ammontare complessivo di 600mila euro per il danno da perdita parentale.