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Pubblicato: 07 Ottobre 2019
Dopo l' aggressione di 20 giorni fa, perpetrata a danno di un poliziotto
penitenziario di stanza al carcere di massima sicurezza di Sulmona da un
detenuto di origini pugliesi, è arrivata la notizia che la Uil si aspettava
e che l'aveva portata ad indire lo stato di agitazione di tutto il
personale.
È stato trasferito infatti D.P., il quarantenne ergastolano della sacra
corona unita autore dell'ultima aggressione nei confronto di un
assistente capo e che in diverse altre occasioni si è reso autore di
maltrattamenti, insulti e minacce avverso baschi blu Sulmonesi.
Fortunatamente la stragrande maggioranza dei detenuti presenti in struttura
risponde molto bene al programma trattamentale e questo lo si deve anche e
soprattutto all'elevata professionalità che caratterizza i poliziotti
penitenziari.
Purtroppo può capitare, com'è successo nel caso del riottoso ergastolano
pugliese, di imbattersi in personalità esuberanti che mal si conciliano con
i voleri dell'ordinamento penitenziario.
Il soddisfacimento della richiesta avanzata dalla Uil di allontanamento del
soggetto violento da un ambiente ove è preteso un equilibrio
comportamentale consentirà a tutti sia operatori penitenziari che detenuti
la possibilità di agire con la giusta dose di tranquillità propedeutica al
mantenimento del richiesto ordine che deve essere proprio di un carcere.
Il Vice segretario generale Uil PA Polizia Penitenziaria Abruzzo e
componente della segreteria confederale Uil Abruzzo Mauro Nardella