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Ore cruciali, queste, per la risoluzione della crisi al comune di Avezzano, dovuta, innanzitutto alle "ambiziose" aspettative del neo costituito gruppo consiliare di "Responsabilità Civica" (composto da Maria Antonietta Dominici, Vincenzo Ridolfi, Donato Aratari, Alessandro Pierleoni), creato ad hoc per fare, principalmente, pressioni sull'attuale sindaco, onde ottenere due assessorati, senza però considerare le esigenze primarie della città di Avezzano. Qualche giorno fa, in commissione, sono state bocciate alcune importanti delibere, previste per il prossimo consiglio, tra le quali quelle inerenti i debiti fuori bilancio che riguardavano prevalentemente l'amministrazione dell'ex sindaco Di Pangrazio, nei confronti delle quali, l'attuale minoranza dell'ex sindaco ha votato contro, rinnegando, di fatto, il proprio operato, con il contributo, ai soli fini utilitaristici, dei quattro di "Responsabilità Civica" (eletti con De Angelis). Sarebbe ora che questi ultimi mettessero da parte il "metodo" improduttivo della pressione al primo cittadino (anche considerando le proprie legittime aspettative), poiché ciò potrebbe portare ad un eventuale sostegno allo stesso sindaco da parte dell'attuale... Minoranza, Partito Democratico compreso... E non si sa con quali conseguenze!

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L'intesa tra il sindaco De Angelis e il nuovo gruppo consiliare "Responsabilità Civica" che, come ricordiamo, si era costituito esclusivamente per richiedere due assessori comunali, formato da Alessandro Pierleoni, Donato Aratari, Maria Antonietta Dominici e Vincenzo Ridolfi, rischia di saltare perché, da quanto si apprende, salvo verifica, gli stessi non vogliono azzerare, così come concordato, gli incarichi extracomunali avuti dalla maggioranza di De Angelis. In seguito alla sentenza dell'anatra zoppa, si è formata una nuova maggioranza con l'ingresso dell'UDC e della Lega, di fatto cambiando gli equilibri interni. L'azzeramento degli incarichi extracomunali era stato chiesto, correttamente, anche dal gruppo "Partecipazione Popolare", dei consiglieri Lamorgese e Paciotti. Insomma, ormai è diventata una consuetudine, il fatto di voler esigere un "posto al sole" da parte di ogni consigliere comunale, senza, minimamente, pensare agli interessi in generale della città. Inoltre, salta all'occhio la moda che, alle trattative con il sindaco, partecipino parenti e amici... Dei consiglieri richiedenti incarichi vari...