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PAOLUCCI SU RICORSO AL TAR CONTRO LA CENTRALE SNAM A SULMONA

E SU RICHIESTA ANNULLAMENTO PERMESSO DI RICERCA “MONTE PALLANO”

Due importanti provvedimenti a tutela dell’ambiente e del territorio regionale sono stati assunti dalla Giunta regionale nella seduta di ieri, 29 dicembre.

Con la delibera n. 852 la Regione Abruzzo ha conferito l’incarico legale a tutela degli interessi dell’Amministrazione regionale, per la proposizione del ricorso al TAR Lazio per l’annullamento, previa sospensiva, della delibera del Consiglio dei Ministri del 22.12.2017 che ha dato parere positivo al progetto per la costruzione e l’esercizio della centrale di compressione gas di Sulmona proposto dalla SNAM Rete Gas S.p.A.

L’intervento proposto dalla società SNAM è per il territorio e per le popolazioni residenti inutile quanto dannoso ed espone ad un elevato rischio non soltanto il territorio ed il patrimonio naturale della Regione, che ne verrebbero irrimediabilmente devastati, ma anche e soprattutto la sicurezza delle popolazioni locali, considerata Ia pericolosità dell’area interessata dalla proposta progettuale, caratterizzata da un forte rischio sismico.

E’ proprio per la delicatezza dell’argomento sia sul piano sociale che su quello ambientale-culturale che la Giunta ha ritenuto di incaricare, oltre agli avvocati regionali Stefania Valeri e Marianna Cerasoli, anche l’avvocato Vincenzo Cerulli Irelli.

Con la seconda delibera, invece, la n. 853, la Regione Abruzzo richiede al Ministero dello Sviluppo economico di annullare il Permesso di ricerca “Monte Pallano” e conseguentemente dichiarare improcedibile l’istanza di concessione “Colle Santo" e i relativi procedimenti autorizzativi in corso.

Si tratta, nel caso esaminato, di una istanza denominata “Colle Santo” presentata dalla Forest CMI S.p.A. e respinta per ben due volte dal Comitato V.I.A. della Regione Abruzzo con giudizio n° 1929 del 10 aprile 2012 e giudizio n° 2315 del 20 novembre 2013 e poi definitivamente bocciata dal Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta) con la sentenza n. 02495/2015.

Ciò nonostante, la società CMI S.p.A., con nuova istanza presentata al Ministero dello Sviluppo economico il 20 maggio 2016, prot. n. 11210, chiede la modifica del programma dei lavori per l’istanza di concessione di coltivazione denominata “Colle Santo”, derivante dal permesso di ricerca “Monte Pallano” afferente sempre allo stesso giacimento di gas naturale di Bomba (Ch).

Una ulteriore richiesta che verrà contrastata, come già avvenuto per la prima istanza, in tutte le sedi per far prevalere il diritto legittimo alla conservazione del patrimonio di un’area caratterizzata in superficie da fenomeni di instabilità, dalla presenza di importanti dislocazioni tettoniche in presenza di un Iago artificiale realizzato per la produzione di energia idroelettrica.

Pescara 30.12.2017

Silvio Paolucci – assessore regionale al bilancio

tagliacozzo comune e citta 110412 rep 03

Neve e disagi, le opposizioni: “il piano neve è insufficiente”

Tagliacozzo. La modesta nevicata di ieri 28 dicembre, che ha lasciato a terra meno di dieci centimetri di neve, ha comunque provocato non pochi disagi alla cittadinanza a causa delle lacune e dell’insufficienza strutturale del piano neve messo in campo dall’Amministrazione Comunale. Ricordiamo che all’inizio del mese di dicembre l’Amministrazione aveva annunciato in maniera inspiegabilmente trionfalistica la messa a punto del nuovo piano neve e aveva dato conto a mezzo stampa di una riunione tecnica avvenuta in Comune e organizzata dall’Assessore Giuseppe Mastroddi. Lo stesso Assessore aveva poi sostenuto in Consiglio Comunale che il piano neve approntato per il capoluogo e le frazioni avrebbe dimostrato grande efficienza. A fronte di tutto ciò e della solita enfasi propagandistica tipica dell’Amministrazione Giovagnorio, i cittadini di Tagliacozzo hanno potuto toccare con mano l’assoluta impreparazione del Comune di fronte a una pur debole prima nevicata della stagione. Solo in alcune frazioni la situazione è stata gestita in maniera accettabile, ma in altre le parti più alte dei borghi sono state totalmente trascurate. Altre ancora, come ad esempio la frazione di Poggetello, hanno visto arrivare i primi mezzi spazzaneve solo a pomeriggio inoltrato. Ma la situazione più paradossale si è verificata nel capoluogo, dove il servizio è risultato largamente insufficiente e interi quartieri, anche centralissimi, ancora a tarda sera non erano stati minimamente interessati dall’attività di pulizia e sghiacciamento delle strade. Il tutto, mentre i cittadini si domandavano cosa facessero gli amministratori anziché presidiare il territorio e dare indicazioni alle ditte incaricate di pulire e sghiacciare le strade. Il fatto che questa situazione si sia verificata con meno di dieci centimetri di neve suscita preoccupazione in vista del lungo inverno tagliacozzano che è appena cominciato. Per questo è nostro dovere affermare, prima che altre eventuali e più intense nevicate possano creare situazioni ben più gravi, che il piano neve del Comune è a oggi insufficiente. In particolare, non è possibile affidare lo spazzamento delle strade del capoluogo e della frazione di Poggetello a un solo mezzo del tipo BobCat e a un trattore, come sta scritto nel capitolato d’oneri che il Comune ha affidato alla ditta che si è aggiudicata l’appalto. A tal proposito, va sottolineato che la ditta nella giornata del 28 dicembre ha messo in moto più mezzi di quanti il capitolato d’oneri ne imponesse ed è dunque chiaro che il problema risiede nel modo in cui l’Amministrazione ha impostato il contratto per il servizio. Ricordiamo al Sindaco e agli Assessori che i cittadini di Tagliacozzo pagano le tasse e che, a fronte di queste, devono essere loro garantiti almeno i servizi essenziali. Non vorremmo che, oltre alle continue interruzioni del servizio idrico, si vada incontro a un inverno caratterizzato da situazioni persino drammatiche per quanto riguarda la gestione delle nevicate. Non sarebbe questo un buon modo, oltre che di garantire ai cittadini i loro sacrosanti diritti, di rilanciare il turismo invernale, che prima ancora che di luci e addobbi di lusso ha bisogno di servizi essenziali come la mobilità e la viabilità.

I consiglieri di opposizione</p> <p style="margin-left: 8.74cm; margin-bottom: 0cm;">Vincenzo Montelisciani, Maurizio Di Marco Testa

Romana Rubeo, Angelo Poggiogalle