Cultura

MOZIONE PER IL PALAZZO SIRENA
Per la salvaguardia del patrimonio architettonico del secondo Novecento
  
 
La storia del palazzo Sirena affonda le radici nel lontano 1886, quando venne avviata la costruzione della struttura originaria, in stile liberty, su progetto dell’architetto pescarese Antonino Liberi. L’edifico era destinato a ospitare manifestazioni estive di richiamo e divenne la sede permanente di un elegante circolo cittadino. Inaugurato da Gabriele d’Annunzio, che ne riportò la cronaca sul giornale “La tribuna di Roma”, il fabbricato venne distrutto durante la Seconda guerra mondiale dalle mine dei tedeschi in ritirata, fra il 1943 e il 1944.
Ricostruito dal Genio Civile con i fondi per i danni di guerra, secondo lo stile razionalista, Palazzo Sirena rinacque a nuova vita nei primi anni Cinquanta, sotto la gestione commissariale dell’Azienda di Soggiorno. Il progetto del risorto edificio porta la firma dell’ingegner Vittorio Ricci, il cui nome è legato al Piano di ricostruzione di Francavilla al Mare (1951) e del quale si ricorda il progetto della Casa del Fascio di Scandriglia (RI),  esposto in occasione della mostra “Le case del Fascio in Italia e nelle terre d’Oltremare”, svoltasi nel 2006 presso l’Archivio Centrale dello Stato. Dal dopoguerra agli anni ’70 il Palazzo Sirena tornò a rivivere momenti importanti, ospitando spettacoli con artisti di grande risonanza e mostre prestigiose, oltre a rappresentazioni teatrali. Fu anche sede dell’esposizione internazionale “Premio Michetti”.
L’attuale amministrazione comunale ha espresso l’intenzione di demolire il palazzo storico e di conservare il solo Centro Congressi costruito negli anni Novanta  in ampliamento del preesistente edificio, sostenendo che i costi per la ristrutturazione e la demolizione siano troppo onerosi.  
L’innalzamento da 50 a 70 anni del limite temporale di appartenenza al patrimonio storico e artistico dei beni immobili degli enti pubblici lascia privo di protezione, ancora per un decennio,  uno degli edifici più significativi della città adriatica.  Italia Nostra, a sostegno delle iniziative avviate dai comitati cittadini, annuncia la più ampia mobilitazione per fermare la demolizione del Palazzo e invita l’Amministrazione comunale  di Francavilla al Mare a curarne un restauro che sia rispettoso dei valori storici, architettonici e urbanistici, e perciò identitari, e a ripristinare tutte le funzioni che permettano la ripresa delle attività nel rinnovato centro culturale.
 Le sezioni Italia Nostra di Chieti e Pescara
 

Agli Organi di Stampa

Loro Sedi

Il giorno 3 marzo 2016 presso l’I.I.S. “Da Vinci Colecchi”, nella sede di via Monte S. Rocco n.15, si terrà la giornata di formazione “Animatori digitali, docenti referenti struttura supporto Progetto regionale Abruzzo Scuola Digitale, Ambassador DIGITSCHOOL” . Parteciperanno il Direttore Generale URS Abruzzo Ernesto Pellecchia, Viriol D’Ambrosio del PNSD Abruzzo e molti altri esperti del settore che gestiranno laboratori e workshop.

La figura degli Animatori Digitali è  prevista dal nuovo Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD), lanciato a fine ottobre 2015 dal MIUR. Si tratta di 8.303 docenti di ruolo che guideranno l’attuazione del Piano e si occuperanno, per il prossimo triennio, del processo di digitalizzazione della scuola di appartenenza. Organizzeranno attività e laboratori, individueranno soluzioni tecnologiche e metodologiche innovative da portare nel proprio istituto (ambienti di apprendimento integrati, biblioteche multimediali, ecc.) e lavoreranno per la diffusione di una cultura digitale condivisa. Offriranno, inoltre, soluzioni architettoniche per una scuola “aumentata dalla tecnologie” e aperta alle ulteriori trasformazioni che le nuove strumentazioni digitali porteranno.

                          F.to La Dirigente Scolastica

Prof.ssa Serenella Ottaviano

chieti città 010613 rep 10

Il tumore del polmone è una malattia in costante aumento e un problema, per i pazienti che ne sono affetti e i loro famigliari, sempre più sentito. Ogni anno presso la Chirurgia Generale e Toracica del Policlinico Universitario di Chieti vengono effettuati interventi di resezione polmonare maggiore con tecniche sempre meno invasive. Grazie infatti all'utilizzo del robot "Da Vinci" di ultima generazione e delle tecniche toracoscopiche più recenti si riesce a effettuare la maggior parte degli interventi chirurgici sul torace senza ricorrere al taglio tradizionale (toracotomia o sternotomia), ma a piccoli fori di alcuni centimetri, come ad esempio avviene per gli interventi di asportazione dei tumori polmonari in toracoscopia o dei tumori del timo col robot.