rubriche varie

abruzzo provincie

L’avvio di un modello innovativo per lo sviluppo, la valorizzazione e la razionalizzazione degli immobili pubblici sul territorio regionale: questo l’obiettivo dell’accordo quadro, firmato dal Direttore Generale dell’Agenzia del Demanio, Roberto Reggi, e dal Presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, che dà il via al #ProgrammaAbruzzo.

Nasce così un rapporto di collaborazione tra l’Agenzia del Demanio e la Regione che assicurerà rapidità, efficacia e innovazione al processo di valorizzazione di un primo portafoglio di 124 immobili di proprietà pubblica, che potrà essere eventualmente ampliato in una fase successiva.

Oggetto: Lettera di Armando Foschi – Associazione ‘Pescara Mi piace’ – all’Enac per richiesta apertura indagine gestione Aeroporto di Pescara - Commissariamento

Spett.le Enac,

con la presente, espongo quanto segue:

Nel corso dell’ultimo anno, la Saga, la Società che gestisce i servizi a terra dell’aeroporto d’Abruzzo, sito sul territorio di Pescara, è diventata un ‘colabrodo’ il cui costo, nonostante le continue ‘trasfusioni’ di liquidità da parte del Governatore della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, e del Consiglio regionale, ricadrà pesantemente sulle tasche degli abruzzesi. L’ultimo intervento di sostegno economico, ovvero l’erogazione nelle casse della Società di 3milioni di euro, è affiancato dai pareri negativi di tutti gli uffici finanziari della Regione, pareri che non sono stati tenuti in alcuna considerazione da parte degli Organi legislativi e deliberanti, e soprattutto non è contemplato dalle leggi europee e sicuramente determinerà l’avvio di una procedura di infrazione nei confronti dell’Ente. Illustro per brevi cenni la situazione, che i vostri uffici potranno poi meglio verificare dai documenti che allego alla lettera: la Saga non riesce a produrre utili. Forse sta aumentando il numero dei passeggeri, ma, dopo aver chiuso il bilancio al 31 dicembre 2014 con una perdita di 7milioni 740mila euro, non ha mai presentato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e all’Enac stesso un Piano industriale, con relativo Piano economico-finanziario, utile a dimostrare che comunque lo scalo è in grado di raggiungere l’equilibrio finanziario almeno in un triennio. Peraltro, come emerge dalla lettura delle normative, la mancata presentazione del Piano Industriale già da solo può determinare l’esclusione del nostro aeroporto dall’elenco dei 26 scali di interesse nazionale.

Il 26 gennaio 2015 la Regione ha deciso e deliberato una nuova ricapitalizzazione, per 7 milioni di euro, dopo che già la ricapitalizzazione del 2014, per 5milioni 972mila euro, era stata dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale visto che la Regione non aveva ricevuto l’approvazione preliminare della Commissione Europea, l’unica abilitata a giudicare se si trattasse di aiuti di stato compatibili. Sperando di bypassare tale inghippo, il Governo D’Alfonso si è inventato una nuova ‘ricapitalizzazione come aiuto al funzionamento dello scalo’, che però non esiste nella legge europea, e comunque poteva essere varato solo dopo l’approvazione del Piano industriale, ratificato solo il 7 settembre scorso, ovvero otto mesi dopo l’erogazione dei 7 milioni di euro.

Ma non è finita qui: l’8 ottobre 2015 è iniziato l’iter di una nuova legge regionale al fine di erogare altri 500mila euro di aiuti alla Saga (All.1); durante il suo viaggio nelle Commissioni, il contributo è lievitato dai 500mila iniziali a 1 milione di euro prima (All.2), per poi salire ancora a 3milioni di euro (All.3), fondi presi dal capitolo inerente l’Imposta regionale Irpef sulle attività produttive (All.4), sulla base di una presunta maggiore entrata che però non è stata mai certificata dagli uffici finanziari. Anzi, a domanda specifica, gli stessi Uffici finanziari hanno espresso parere negativo, sia sulla nuova erogazione di liquidità sia sui prelievi sul capitolo Irpef (All.5). La legge, tuttavia, è stata ugualmente approvata dalla maggioranza del Governatore d’Abruzzo D’Alfonso (All.6), nonostante, come dicevo, i pareri negativi delle Commissioni competenti (All.7), mettendo a rischio non solo le casse regionali, ma la sopravvivenza stessa dello scalo abruzzese che, evidentemente, l’attuale governance della Saga non riesce a gestire.

Il timore fondato è che le continue iniezioni di denaro, mascherate sotto la parvenza delle ‘ricapitalizzazioni’, non salveranno i conti, visto che la società fa acqua da tutte le parti, un colabrodo che prosciuga i conti pubblici, e anche la struttura tecnica regionale ha chiesto a più riprese un esame dei fascicoli da parte del Collegio dei Revisori dei Conti. Di fatto l’erogazione degli ultimi 3milioni di euro, dopo i 7milioni di euro di gennaio, ha rappresentato un regalo di Natale a un Ente strumentale che per definizione non dovrebbe mai pesare sulle tasche dei cittadini, ma al contrario deve produrre utili, economie, e questo non sta accadendo.

Allegato alla presente lettera, invio tutti i documenti di cui sono venuto a conoscenza attraverso dei faticosi accessi agli atti, sperando in un intervento risolutivo dell’Enac al fine di fare chiarezza su conti, bilanci e ‘ricapitalizzazioni’. A oggi l’unico provvedimento percorribile per salvare il nostro aeroporto pare quello di commissariare la Saga, fare luce sui conti, e indire un bando per la privatizzazione dello scalo altrimenti faremo la fine di Rimini e di altri aeroporti nazionali, ovvero verremo declassati, non saremo più struttura di interesse nazionale, e questo, temo, accadrà non appena la Commissione Europea avrà modo di vedere le ultime procedure adottate dalla Regione, nessuna delle quali è mai stata sottoposta al vaglio preliminare della stessa Commissione, come imposto dalla legge. È evidente che la Commissione Europea boccerà senza mezzi termini quelle procedure e aprirà una procedura d’infrazione inevitabile nei confronti della Regione. Procedura che, ancora una volta, pagheranno gli abruzzesi”.

Vi inviamo cordiali saluti

Pescara, 19/12/2015

Per info

Armando Foschi

Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

https://www.facebook.com/groups/pescaramipiace/

 chieti città 010613 rep 05

La raccolta differenziata al 61% dal 2010 ad oggi. Un dato estremamente positivo in vista del nuovo bando che partirà a giorni e che dovrebbe portare a traguardi più importanti.

Un partenza nel 2010, con un 21% di raccolta differenziata per arrivare al 2015 ad un 61%. In comune si dicono soddisfatti, anche se andranno apportate delle migliorie nel nuovo bando che partirà a breve. In particolare bisogna migliorare la raccolta nel Centro Storico che ha una conformazione particolare rispetto alle periferie.