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Potrebbero arrivare ad occupare la sede della Regione a Pescara le famiglie dei proprietari di terreni in Valpescara, esasperate da una attesa di 45 anni. Non hanno visto ne’ una lira (prima) ne’ un euro (adesso), nonostante abbiano dovuto rinunciare forzatamente a ingenti valori patrimoniali ed avviate attività imprenditoriali. Dalla loro hanno anche sentenze che impongono indennizzi e risarcimenti, ma il Consorzio Industriale della ValPescara, ente partecipato della Regione, sia prima che dopo la liquidazione, non ha ottemperato. Altrettanto l’Anas, che di quella strada è proprietaria, e che la Regione ha tentato di coinvolgere.