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"Dal 20 novembre è scattata la richiesta di certificazione antimafia per circa un milione di agricoltori beneficiari dei fondi europei, paralizzando l’Agea e tutti gli organismi pagatori, aggravando il carico burocratico e determinando l’arresto del flusso delle erogazioni dei fondi UE". Così il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti intervenuto col ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina e la sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi, richiamando i problemi relativi alle disposizioni della legge 161/17 che prevede l’acquisizione della documentazione antimafia per i terreni agricoli che usufruiscono di fondi europei.

«Condividiamo pienamente le finalità della normativa antimafia ma ci sembra assurdo paralizzare il sistema degli organismi e penalizzare le imprese agricole»: queste le parole di Concezio Gasbarro (sopra, nell'immagine di "Telesirio"), presidente di Confagricoltura Abruzzo che ha sollecitato il Governo a porre in essere tempestivamente un ulteriore intervento, parlando anche del bacino del Fucino.