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Per quanto riguarda la valutazione del progetto dell'impianto di digestione anaerobica per la produzione di biometano, da realizzarsi nell'area tra i comuni di San Benedetto dei Marsi, Pescina e Collarmele, il Comitato "Salute Ambiente e Territorio – Marsica Est", ha rilevato diverse criticità e chiede, alla ditta "Biometano Energy", che si occuperà di situare l'impianto nella Marsica, se l'imprenditrice e il progettista ne abbiano idea, anche a fronte del parere negativo da parte dei sindaci dei tre centri direttamente interessati. La Marsica, zona sismica di grado uno, che produce la patata e la carota IGP, zona nella quale alcuni comuni hanno la più alta incidenza di tumori in Abruzzo è, secondo il comitato, un territorio inadatto ad ospitare un impianto del genere. Nella nota inviata in redazione, "Salute Ambiente e Territorio – Marsica Est", chiede ancora, tra le altre cose, ai vertici di "Biometano Energy", se questa è un'azienda agricola zonale e, nel caso, se senza gli incentivi statali avrebbero o meno costruito ugualmente l'impianto, evidenziando anche difformità in merito agli investimenti. E il digestato che verrebbe sversato sui terreni per dieci anni? E l'eventuale inquinamento delle falde acquifere? E ancora, l'eventuale rischio d'esplosione della centrale? Anche questi, a riguardo, sono rischi da non sottovalutare.