Cronaca

abruzzo

COVID IN ABRUZZO: IMPENNATA DI CONTAGI
39 NUOVI CASI, NESSUNA VITTIMA

- In Abruzzo, rispetto a ieri si registrano 39 nuovi casi di persone contagiate da coronavirus e nessuna vittima.
A far schizzare in alto il numero di casi, quelli riscontrati nei centri di accoglienza, in parte computati alla data di ieri.                                                                 Per l'esattezza 16 a Gissi,in provincia di Chieti, 12 a Moscufo, in provincia di Pescara, 26 a Civitella del Tronto, in provincia di Teramo, e 4 all'Aquila.               Notizia dell'ultim'ora, sono stati scoperti altri 8 casi nei cas marsicani di Civita d'Antino, e 2 in quelli di Canistro.                                                                                A questi vanno aggiunti gli 8 trovati positivi a Pettorano sul Gizio, provincia dell'Aquila, il 26 luglio scorso.                                                                               Infine, la notizia di 8 casi positivi nello stabilimento Amadori di Controguerra a Teramo, e di due turisti ad Alba Adriatica.

francesco ciciotti

CAPISTRELLO: SINDACO FIRMA ORDINANZA PER ACQUA NON POTABILE

- Il sindaco di Capistrello, Francesco Ciciotti, ha firmato un’ordinanza di divieto di utilizzo dell’acqua per uso potabile e consumo umano alla fontana in Piazza Centrale e quella in via Polveriera per essere acqua “non conforme al consumo umano”.

ACA

ROCCAMORICE: MERCURIO DAI RUBINETTI, ACA CONDANNATA


- L’Aca è responsabile di aver fatto arrivare nel 2015 nei rubinetti dei cittadini di Roccamorice, in provincia di Pescara, acqua contaminata con il mercurio, e ora dovrà pagare a 446 di loro un risarcimento pari a 146.800 mila euro, a cui si aggiungono oltre 23mila euro di spese legali.
A stabilirlo,il Tribunale civile di Roma, presieduto dal giudice Alfredo Matteo Sacco: una sentenza epocale, perché è l’esito di una delle prime class action in Italia, e la prima in Abruzzo, che riguarda la contaminazione di sostanze alimentari.
Sentenza che, a 5 anni dai fatti contestati, rappresenta una doccia fredda per l'azienda comprensoriale acquedottistica che gestisce il ciclo idrico integrato in 65 Comuni tra le province di Pescara, Chieti e Teramo, nel passato al centro di polemiche per episodi di malagestione, buchi di bilancio, e per la pesante ingerenza della politica nelle nomine dei cda.