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Abbiamo più volte riportato, fino alla costituzione della nuova maggioranza al comune di Avezzano, che quella vecchia, abusiva, per circa 9 mesi, aveva fatto ben poco, anzi, aveva operato malissimo e, con la nuova, si spera in una svolta decisiva favorevole, nell'interesse della città di Avezzano. I problemi del sindaco De Angelis, superata questa fase di assemblaggio della nuova giunta, sono esplosi insieme con tutte le contraddizioni della sua vecchia gestione e, proprio per questo, il primo cittadino, oggi, si trova a dover tamponare i malumori dei consiglieri Donato Aratari, Maria Antonietta Dominici e Alessandro Pierleoni, che ha chiamato per un confronto; ma anche Vincenzo Ridolfi di Forza Italia ha da dire la sua: infatti, sembrerebbe sul piede di guerra per l'esclusione, dalla nuova giunta, dell'ex assessore di suo riferimento, Fabrizio Ridolfi.

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Sono esplose tutte le contraddizioni della gestione De Angelis (a partire dall'inizio disastroso connotato dal cambio fatidico delle serrature degli uffici del sindaco, prima della nomina dello stesso De Angelis a primo cittadino), che fino alla costituzione della nuova giunta, ha amministrato per 9 mesi, una maggioranza illegittima dando luogo anche, da quanto affermato dal consigliere comunale Fernando Boccia e dalla locale sezione del PD di Avezzano, ad atti di dubbia legalità e di opportunità politica, che sono stati commessi al comune di Avezzano dall'amministrazione attuale, come, ad esempio, l'autorizzazione dell'avvocato Bruno Capponi per il ricorso al TAR in merito al caso dell'anatra zoppa (ricordiamo che lo stesso è il legale della Gielle contro il comune di Avezzano) e poi progetti come quello del contratto di quartiere – nuovi municipi e di piazza del mercato (che, con una determina dirigenziale, sono stati affidati direttamente al gruppo Tonelli), nonché l'utilizzo del castello Orsini da parte dell'università privata Pegaso (rappresentata, a livello locale, da Armando Floris), istituzione che corrisponderà, al comune di Avezzano, la cifra complessiva, forfettaria, annuale, di Euro duemila, Iva compresa, in violazione dell'articolo "1" del regolamento dell'uso dei locali del castello Orsini di Avezzano. E non dimentichiamo la situazione del consulente aquilano Piero Carducci (ricordiamo, "importato" dall'amministrazione Di Pangrazio in seno alla quale, per 4 anni, è stato retribuito con i soldi dei cittadini di Avezzano – circa 120 mila Euro - senza aver prodotto nulla). A riguardo, sembrerebbe che siano stati presentati degli esposti alla procura della repubblica di Avezzano, per verificare la legittimità della presenza giornaliera di Carducci negli uffici pubblici del comune, sia quando era dipendente di una società dell'attuale sindaco, sia quale presidente del nucleo di valutazione. Ancora: sono di questi giorni e di oggi, le prese di posizione da parte dei consiglieri civici, Aratari e Dominici, che rivendicano una posizione in giunta, così come odierne sono le dimissioni dallo staff del sindaco, dell'ex consigliere comunale Barbonetti e del consigliere Pierleoni, di "Avezzano Insieme"; quest'ultimo contesta al sindaco, con un comunicato, di non averlo informato del cambiamento di rotta politica della nuova amministrazione. Non ultime, le rimostranze dell'ex vice sindaco Emilio Cipollone, che, testualmente, ha dichiarato che gli avezzanesi sono stati traditi da De Angelis con l'abbandono, da parte sua, del civismo.

E c'è anche un fatto nuovo ad evidenziare cattivi sentori: il sindaco ha invitato a cena la maggioranza ma non tutti i consiglieri si sono presentati, cosa palese per chi invece c'era e che, pur facendo finta di nulla in merito all'assenza di Donato Aratari, Maria Antonietta Dominici e Alessandro Pierleoni, secondo noi una punta di malessere l'ha ravvisata.