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Anatra zoppa: era nell'aria, visto che, da subito, l'operato del presidente del tribunale, Forgillo, era apparso palesemente come una interpretazione strampalata (per non dire altro...) della legge. Infatti, come abbiamo già detto, il Consiglio di stato, ha confermato, così come per la città di Lecce, la decisione del TAR e, diciamo la verità, non poteva essere altrimenti, anche se qualcuno appare sorpreso. Il pronunciamento del Consiglio di Stato apre una fase politicamente complessa, anche perché non si conosce l'intendimento del sindaco, legittimamente eletto, ma ora senza maggioranza. Naturalmente, nelle prossime ore, si conoscerà la sua posizione, che non potrebbe che tradursi nelle dimissioni come, tra l'altro, da lui sempre sostenuto laddove, sempre il primo cittadino di Avezzano avrà i "famosi" 20 giorni, per confermarle o ritirarle, con eventuale amministrazione di salute pubblica ma, sia lui che altri consiglieri, dovranno rinunciare a posizioni non legittimamente acquisite. Tra le positive verità della conferma della sentenza, c'è quella che alcuni consiglieri andranno a casa e, principalmente, quelli di riferimento del sulmontino Gerosolimo, dell'ex deputato Piccone e di altri consiglieri regionali, anche del centrosinistra. Intanto il sindaco di Avezzano, Gabriele De Angelis, ha convocato una conferenza stampa per domani, martedì 20 febbraio, alle 12,00, a palazzo di città.

consiglio di stato

La decisione del Consiglio di Stato ribalta l’assetto del consiglio comunale. La maggioranza dovrà dire addio ad alcuni suoi esponenti che erano tra i banchi del consiglio fin dall’insediamento e accogliere diversi membri della coalizione di Di Pangrazio che prenderanno posto al fianco dell’opposizione, che diventerà maggioranza. Secondo quanto stabilito Antonio Di Fabio, Sonia Di StefanoLuigia FrancesconiGianfranco GalleseGiovanni Luccitti e Roberto Verdecchia, legittimamente eletti nel primo turno ed usciti di scena dopo il pronunciamento del Tribunale di Avezzano, andranno a riconquistare la poltrona in consiglio comunale affiancando Gianni Di Pangrazio, Lino Cipolloni, Domenico Di Berardino, Gabriele Tudico, Mario Babbo, Christian Carpineta e Ferdinando Boccia per un totale di 13 seggi.

La maggioranza ridimensionerà e, dagli attuali 15, si arriverà a 9 perdendo 6 seggi. Restano Gabriele De Angelis, Donato Aratari, Maria Antonietta Dominici, Iride Cosimati, Maurizio Gentile, Giancarlo Cipollone, Vincenzo Ridolfi, Alessandro Pierleoni e Alberto Lamorgese. Escono, invece, Pierluigi Di Stefano, Chiara Colucci, Massimo Verrecchia, Mariano Santomaggio, Mauro Di Benedetto e Francesco Paciotti che aveva preso il posto di Emilio Cipollone dimessosi per ricoprire il ruolo da vice sindaco.