Cronaca

costantini jwan due


Continuano senza sosta i controlli alla stazione ferroviaria di Giulianova per il contrasto al coronavirus in Abruzzo.
L’obiettivo è quello di individuare i passeggeri provenienti dalla Lombardia e dalle 14 province isolate per invitarli alla quarantena obbligatoria, come previsto dall’ordinanza firmata dal presidente della Regione. Controlli resi operativi in poche ore a partire da ieri, 8 Marzo, grazie al lavoro dei volontari di Protezione Civile e Croce Rossa Italiana, insieme a Polizia Ferroviaria ed al personale sanitario. Gli operatori sono sul posto per raccogliere le generalità dei passeggeri che arrivano in stazione e consegnare loro il decalogo, i numeri d’emergenza delle Asl ed il testo dell’ordinanza regionale con cui Marsilio ha disposto la quarantena obbligatoria per chi giunge dalle zone rosse.

 

(Sopra: il sindaco di Giulianova, Jwan Costantini.)

 

99 cannelle
Come devono organizzarsi alberghi, esercizi commerciali di media e grande distribuzione, i negozi al dettaglio, i mercati cittadini per fronteggiare l’avanzata del Coronavirus? Intanto la Confcommercio spiega: calano gli affari in tutti i settori commerciali all’Aquila.
Adottare nel concreto le prescrizioni previste dal decreto della presidenza del Consiglio dei ministri approvato nella notte tra sabato e domenica, per aprire un argine più duro contro il dilagare dell’epidemia, non è facile. Occorre ripensare tempi e modi di lavorare, rivedere ritmi e abitudini consolidati. Quella di oggi sarà, dunque, per la Confcommercio provinciale una giornata cruciale per mettere a punto una strategia che possa far convivere esigenze commerciali ed economiche con l’urgenza della prevenzione. Prima riunione dell’appena istituito tavolo permanente sul Coronavirus.

Mentre la Confcommercio provinciale cerca di stilare una sorta di vademecum ufficiale dettagliato in base alle varie categorie, c’è qualche negoziante che “per senso civico” decide autonomamente di chiudere l’attività.

spiritosanto
Comunicato CEI: la Chiesa che vive in Italia e, attraverso le Diocesi e le parrocchie si rende prossima a ogni uomo, condivide la comune preoccupazione, di fronte all’emergenza sanitaria che sta interessando il Paese.

Rispetto a tale situazione, la CEI – all’interno di un rapporto di confronto e di collaborazione – in queste settimane ha fatto proprie, rilanciandole, le misure attraverso le quali il Governo è impegnato a contrastare la diffusione del “coronavirus”.

Il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, entrato in vigore quest’oggi, sospende a livello preventivo, fino a venerdì 3 aprile, sull’intero territorio nazionale “le cerimonie civili e religiose, ivi comprese quelle funebri”. L’interpretazione fornita dal Governo include rigorosamente le Sante Messe e le esequie tra le “cerimonie religiose”.

Si tratta di un passaggio fortemente restrittivo, la cui accoglienza incontra sofferenze e difficoltà nei Pastori, nei sacerdoti e nei fedeli. L’accoglienza del Decreto è mediata unicamente dalla volontà di fare, anche in questo frangente, la propria parte per contribuire alla tutela della salute pubblica.


E' il parroco della chiesa dello Spirito Santo di Avezzano,
Don Antonio Salone, a trasmettere il comunicato dei Vescovi concernente la sospensione delle celebrazioni religiose.

Le chiese rimangono aperte soltanto per le visite individuali.

Collaboriamo tutti assumendo le precauzioni ripetutamente indicate dai messaggi televisivi e radiofonici.