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acerbo maurizio 01Sevel e carichi di lavoro: la Fiom ha ragione, colpevole latitanza politica regionale

 Ci sentiamo in dovere di fare un plauso alla Fiom per la dichiarata volontà di coinvolgere la Asl per verificare le ricadute psico-fisiche sui lavoratori Sevel. Insieme ai metalmeccanici della Cgil, da anni denunciamo i rischi a cui i lavoratori sono sottoposti per l'aumento dei ritmi di lavoro, anche a causa dell'applicazione della metrica Ergo-Uas (sulla quale invitiamo aleggere il nostro opuscolo). Ci chiediamo, invece, come fanno i sindacati firmatari del contratto speciale Fiat a non accorgersi che centinaia e centinaia di lavoratrici e lavoratori subiscono una pressione che risulta insostenibile.
E' bene ricordare che i ritmi di lavoro elevati sono causa di malattie professionali, con danni permanenti all'apparato muscolo-scheletrico e ricadute psichiche per lo stress correlato al lavoro. L'Abruzzo, negli ultimi anni, ha avuto una crescita esponenziale di questo tipo di malattia, che, al di là della fredda statistica, significa per molte lavoratrici e molti lavoratori essere esclusi dal ciclo produttivo per ritrovarsi il danno psico-fisico e la beffa della disoccupazione.
Sono passati quasi due anni da quando Rifondazione Comunista, allora presente in Consiglio Regionale, riuscì a far passare una risoluzione con la quale si faceva notare come malattie professionali e infortuni sono causati spesso da significativi mutamenti dell’organizzazione del lavoro, perseguiti specialmente attraverso: flessibilità, precariato, ritmi produttivi accelerati, processi di esternalizzazione di cui anche Sevel si avvale in maniera rilevante nel suo processo produttivo.
E' evidente, inoltre, che i ritmi di Sevel sono spesso replicati dalle aziende fornitrici di componenti o servizi, con conseguente generalizzata accelerazione dei ritmi produttivi e conseguente aumento dei rischi di infortunio e malattie professionali su un intero comparto produttivo.
Su questo tema avevamo chiesto che la giunta regionale (allora di centrodestra) si impegnasse, tra le altre cose, a sensibilizzare la Sevel a porre maggiore attenzione all’osservanza dei migliori criteri prevenzione e protezione dai rischi per i lavoratori e ad attivare urgentemente un tavolo congiunto con l'Inail, le Province, gli Ispettorati del Lavoro, gli imprenditori e le organizzazioni sindacali dei lavoratori per elaborare una più puntuale strategia di prevenzione da tradurre in leggi adeguate e nuovi strumenti di controllo.
Purtroppo, la scarsa sensibilità della giunta di centrodestra non ha dato seguito a quegli impegni. Ce lo aspettavamo. Purtroppo non ci aspettiamo molto di più dall'attuale giunta regionale di centrosinistra, che sugli stessi temi ha mostrato finora pari indifferenza. Intanto, le lavoratrici ed i lavoratori escono spesso dalle fabbriche con le ossa rotte, con un salario che non è adeguato ai carichi di lavoro ed ai sacrifici loro imposti e senza alcun riconoscimento per i propri sforzi, che si traducono in produzioni da record e lauti profitti solo per manager come Marchionne.
 
Maurizio Acerbo, segreteria nazionale PRC

 

Marco Fars, segretario regionale PRC Abruzzo
 

montorio al vomano

Ammontano a circa 5 milioni di euro i fondi concessi dall’Inail per la realizzazione della nuova residenza per anziani di Montorio. A dare la notizia il sindaco di Montorio Gianni Di Centa. Il progetto inserito nei piani triennali d’investimento dell’Inail è stato valutato di elevata utilità sociale nel Dpmc dello scorso 23 dicembre. Il progetto prevede, oltre alla residenza, anche il centro diurno, dove la persona partecipa ad una serie di attività di vario genere.

abruzzo provincie

Dopo due mesi dall’approvazione da parte della Commissione Europea il Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, mancano all’appello atti fondamentali per poterne attivare l’esecutività.”

A scriverlo è il presidente regionale della Confederazione italiana agricoltura Mauro Di Zio che si rivolge all’assessore regionale Dino Pepe, denuciando “ritardi non più giustificabili nell’attivazione dei primi bandi del Psr.” A mancare all’appello sono: “il cronoprogramma di uscita, per consentire alle aziende di programmare per tempo la loro intenzione, gli atti tecnici necessari per la redazione delle domande, e l’attribuzione dei punteggi, l’operatività di connessione con l’Agea per la presentazione delle domande”.