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Dopo due mesi dall’approvazione da parte della Commissione Europea il Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, mancano all’appello atti fondamentali per poterne attivare l’esecutività.”

A scriverlo è il presidente regionale della Confederazione italiana agricoltura Mauro Di Zio che si rivolge all’assessore regionale Dino Pepe, denuciando “ritardi non più giustificabili nell’attivazione dei primi bandi del Psr.” A mancare all’appello sono: “il cronoprogramma di uscita, per consentire alle aziende di programmare per tempo la loro intenzione, gli atti tecnici necessari per la redazione delle domande, e l’attribuzione dei punteggi, l’operatività di connessione con l’Agea per la presentazione delle domande”.