cane padrone

C’è chi ancora si scandalizza, grida la sua indignazione, a riguardo, e non a torto e ci costringe a riflettere. In molti avranno la sensazione che ad Avezzano, come in altre città, ci sia più attenzione, rispetto e amore per gli animali che per bambini e anziani. Un fatto che dovrebbe stupirci ma che non lo fa più di tanto, purtroppo, vista la crescente tendenza a trasferire sugli animali sentimenti materni e paterni che culminano a volte in vere e proprie manie spesso anche dannose per l'equilibrio psico fisico di cani, gatti e delle stesse persone. Un quattrozampe va rispettato, se si adotta va rispettato e amato, perché dobbiamo prendercene cura: non ci piove. Ma un cane, è un cane. E allora, anche se diverse case produttrici di prodotti specifici sono complici di tanto amore sovente esagerato, forse disturbato, con vestitini, gadget vari e dentifrici (e forse andrebbero condannate per il fatto di assecondare le nostre derive in questo modo poco sano), proviamo a ridimensionare sentimenti e noi stessi: gli animali, che spesso portano nomi umani e qualche volta sostituiscono addirittura i figli, sono amabili, è vero, possono coabitare con i nostri figli piccoli ma vanno controllati, di qualsiasi taglia siano perché, pur amandoli, non saremo mai padroni della loro testa. Ci stiamo fidando troppo, perché troppo li abbiamo umanizzati, ma le cronache, in continuazione, riportano di accaduti raccapriccianti, reiterati, evitabili. Dobbiamo tornare ad essere noi responsabili dei nostri figli ed i nostri amati cani, sono pur sempre, come gatti, pesci e coccodrilli, animali con precisi istinti non condizionabili. Non ci sostituiranno mai, non possono proteggere i nostri cari più deboli. Anzi, spesso capita (e non dovrebbe succedere più) che questi ultimi, tanto importanti per noi, per loro diventino un pasto.