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In Abruzzo la maggior parte dei Comuni - 167 - paga entro un tempo compreso
tra i 31 e i 60 giorni; 59 enti tra i 61 e i 90 giorni; 12 tra 91 e 180
giorni; 65 entro i 30 giorni. Nessuno supera i 180 giorni. Solo il 21,5%
dei Comuni abruzzesi (40,6% in Italia) paga entro i 30 giorni previsti
dalla legge. Dopo l'Abruzzo ci sono solamente Campania, Lazio, Sicilia e
Calabria.

A livello provinciale, se la maglia nera spetta a Rieti (68 giorni), sul
podio dei peggiori insieme a Reggio Calabria (66) e Campobasso (62), la
provincia di Chieti non se la passa meglio: per i pagamenti sono necessari,
in media, 50 giorni, dato che colloca il territorio tra gli ultimi 13 della
graduatoria. La maggior parte dei Comuni - 57 - paga in un tempo compreso
tra i 31 e i 60 giorni, ma ve ne sono quattro che pagano tra i 91 e i 180
giorni.

Seguono la provincia di Teramo che, con una media di 48 giorni, è quella
che più si avvicina a Chieti per il record negativo, quella dell'Aquila
(43) e quella di Pescara (41).

A livello nazionale sul podio ci sono la Provincia Autonoma di Bolzano (20
giorni), il Veneto (28 giorni), la Liguria e la Valle d'Aosta (29 giorni).

"Siamo impegnati da tempo su questo tema - afferma il direttore generale di
Confartigianato Chieti L'Aquila, Daniele Giangiulli - perché è necessaria
una vera e propria battaglia, a tutti i livelli, per risolvere il problema.
E' inconcepibile che le imprese debbano attendere tanto per ottenere il
pagamento di servizi già prestati, in un momento in cui sono già in forte
crisi di liquidità. Siamo al paradosso: piccole e medie imprese e artigiani
rischiano di chiudere per i troppi crediti. La soluzione al problema, lo
diciamo da tempo, è quella di adottare la compensazione diretta dei debiti
e dei crediti verso la Pa. In questo modo - conclude - si darebbero
liquidità ed ossigeno alle imprese”.