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Bocciato l’ampliamento della discarica Santa Lucia di Atri.

Hanno vinto rispetto dell’ambiente e della comunità, legalità e buon senso: ora si lavori per migliorare la gestione e attivare l’AGIR. La Regione convochi gli stati generali dei rifiuti

Nella seduta del 6 febbraio scorso il Comitato VIA della Regione Abruzzo ha bocciato l’ampliamento della discarica di Santa Lucia di Atri e confermato il parere negativo già espresso nella seduta del 30.09.2019. Non sono serviti i 90 giorni concessi al Consorzio Piomba Fino per dimostrare la correttezza del proprio progetto e superare le criticità messe in luce dalle numerose osservazioni presentate dal WWF, dal comitato tutela ambientale Santa Lucia e dal Comune di Atri (che ha recentemente coinvolto anche l’avvocato ambientalista Francesco Paolo Febbo).

Con la definitiva bocciatura si chiude una vicenda che si è trascinata per circa 20 anni. Non poteva andare diversamente: questa lunga battaglia in difesa dell’ambiente, della salute cittadini e dei reali interessi della comunità ha dimostrato come il territorio si possa ottimamente difendere con il lavoro di squadra e la partecipazione collettiva dei cittadini tutti: uniti si vince.

È giusto sottolineare l’impegno, all’inizio solitario, del Comitato Santa Lucia e del WWF, i quali si sono spesi moltissimo in questi anni per far comprendere alla comunità Atriana l’importanza di questa battaglia.  Il WWF Teramo da sempre ha seguito la vicenda e creato alleanze importanti con i cittadini, attraverso l’azione del Comitato Santa Lucia e con l’attuale Amministrazione municipale che ha saputo comprendere l’importanza della vicenda e scegliere di stare dalla parte del proprio territorio.

L’importante decisione del 6 febbraio scorso tuttavia non chiude la questione: è necessario concentrarsi ora sulla giusta bonifica dei vecchi invasi e sulla definitiva cancellazione dal Piano Regionale Rifiuti della previsione dei 360.000 mc della discarica Santa Lucia. Su questi temi il WWF Abruzzo continuerà a tenere alta l’attenzione. Il WWF Teramo è pronto intanto a incontrare il Consorzio Piomba Fino per collaborare all’implementazione di tante attività necessarie: la creazione di un centro del riuso per lavorare sulla riduzione dei rifiuti, il compostaggio di comunità per trattare meglio la frazione organica, il miglioramento della qualità della raccolta differenziata e la valutazione del suo effettivo recupero. I cittadini di Atri producono circa 5000 tonnellate annue di rifiuti e ogni cittadino contribuisce con 425 kg annui (dati 2018): troppi per una città che vuole fare della tutela ambientale la propria caratteristica principale. La riduzione dei rifiuti deve divenire l’obiettivo principale di Atri tutta: Consorzio, Amministrazione e cittadini.