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L'AQUILA: RICOSTRUZIONE, DITTA RIABILITATA

- Sarebbe bastato effettuare verifiche più approfondite prima di rilasciare un’interdittiva antimafia che di fatto, due anni fa, escluse la Cosiam dagli appalti per la ricostruzione post-sisma in Abruzzo e dall’Anagrafe antimafia dei fornitori.
Un provvedimento che gettò nello sconforto l’imprenditore 57enne Riccardo Greco, che due mesi dopo si tolse la vita
La Cosiam avrebbe voluto partecipare ai lavori per la ricostruzione in Abruzzo ma era stata estromessa e, il proprietario non solo non era malavitoso ma aveva anche denunciato una banda di estorsori.
A distanza di un anno e mezzo da una interdittiva antimafia e dopo il suicidio dell’imprenditore che ne era oggetto, il Tar del Lazio ha annullato tutti i provvedimenti adottati dal ministero dell’Interno e ha riabilitato la Cosiam.
I legali della società, gia' a suo tempo,chiesero l’annullamento del decreto del Ministero dell’Interno per violazione e falsa applicazione dei principi di imparzialità e buon andamento dell’azione amministrativa, dell’applicazione del principio di libertà di iniziativa economica, del principio di certezza del diritto; eccesso di potere: sviamento della causa tipica, travisamento ed erronea valutazione dei fatti, difetto di istruttoria e illogicità’ ed ingiustizia manifesta.