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CHIETI: GIOVANE PADRE FINISCE IN CARCERE

- Sul suo computer sono state trovate, oltre 73mila fotografie e video osceni di bambine e bambini costretti a subire le violenze peggiori.
Lui aveva cancellato tutto, temendo di essere scoperto, ma la polizia postale è invece riuscita lo stesso, a recuperare l’enorme quantità di materiale a sfondo sessuale.
Lui, un teatino di 41 anni, sposato e padre di due figli piccoli, è ora finito in carcere con l’accusa di pornografia minorile continuata e aggravata.
E' stata la polizia canadese, lo scorso anno, a segnalare che utenti italiani ( tra cui il 41enne di Chieti ) utilizzano la chat Kik, applicazione gestita dal 2010 da una società con sede in Canada, per la divulgazione via web di materiale pedopornografico.