Cronaca

partite sospese
Ieri il decreto del Governo ha sancito lo stop ad ogni manifestazione sportiva fino al 3 aprile. Oggi il consiglio federale straordinario della Figc ha ratificato la sospensione dei campionati di calcio. La federazione ha dato rassicurazioni ai club circa il fatto che si farà di tutto affinchè i campionati vengano conclusi. Se non fosse possibile, verranno prese in considerazione alcune ipotesi.
Questo il comunicato ufficiale della Figc:
Informativa Covid-19: relativi provvedimenti

Introducendo il punto all’ordine del giorno, il presidente della Figc Gabriele Gravina ha relazionato il Consiglio in merito alle interlocuzioni intercorse negli ultimi giorni con le autorità governative e con il presidente del CONI. In conseguenza di quanto disposto dal DPCM firmato il 9 marzo, il Consiglio ha sospeso le partite organizzate dalle Leghe in programma su tutto il territorio nazionale fino al 3 aprile.

Stante l’attuale situazione, anche alla luce delle auspicabili ulteriori disposizioni governative per agevolazioni fiscali e contributive, il Consiglio ha conferito delega al presidente federale per allineare le disposizioni della FIGC in materia e per valutare, ed eventualmente emanare, il differimento delle scadenze per l’iscrizione ai campionati della stagione sportiva 2020/2021 dal 22 al 30 giugno.

Con riferimento al recupero delle gare della Serie A, tenuto conto che le altre Leghe non hanno scadenze internazionali e quindi una più ampia marginalità di programmazione, il presidente federale ha proposto alla Lega di Serie A, attraverso lo scivolamento delle giornate, di sfruttare tutte le date a disposizione fino al 31 maggio.

Qualora l’emergenza Covid-19 non dovesse consentire la conclusione dei campionati, il presidente Gravina ha sottoposto all’attenzione delle Leghe interessate alcune ipotesi su cui discutere nella riunione, già fissata, del Consiglio Federale del 23 marzo pv. Senza alcun ordine di priorità, un’ipotesi potrebbe essere la non assegnazione del titolo di Campione d’Italia e conseguente comunicazione alla UEFA delle società qualificate alle coppe europee; un’altra sarebbe far riferimento alla classifica maturata fino al momento dell’interruzione; terza ed ultima ipotesi, far disputare solo i play off per il titolo di Campione d’Italia ed i play out per la retrocessione in Serie B.

 

io resto a casa

Da oggi 10 marzo al prossimo 3 aprile, come stabilito dal nuovo decreto del presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, emanato per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, tutta l’Italia diventa zona protetta. Per sensibilizzare tutti a comportamenti adeguati per contrastare il contagio ecco il vademecum promosso dalla campagna dall’hashtag #iorestoacasa.
Bisogna evitare ogni spostamento ed è vietata ogni forma di assembramento anche all’aperto e lo “stare a casa” è imperativo. Ecco in sintesi le raccomandazioni contenute nel vademecum:

Tenere una distanza di almeno un metro dalle altre persone, spostarsi solo per motivi sanitari o per svolgere attività indispensabili. Chi ha febbre sopra i 37,5 gradi centigradi deve chiamare il medico di base e restare a casa e non andare al Pronto Soccorso.

Gli anziani, le persone immunodepresse o con patologie devono uscire il meno possibile. I bar, le gelaterie e i ristoranti possono restare aperti dalle 6 alle 18 assicurando, però, la distanza di sicurezza di un metro tra clienti.

I centri commerciali sono chiusi nei giorni festivi e prefestivi, fatta eccezione per i generi alimentari. Farmacie e parafarmacie rimangono aperte normalmente. Asili, scuole e università resteranno chiusi fino al 3 aprile. Stop a messe e funzioni religiose. Sospese tutte le manifestazioni e gli eventi. Fermi i cinema, teatri, pub, scuole da ballo, palestre, piscine, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche. Chiusi musei, siti archeologici e biblioteche. Nei comuni i servizi essenziali e urgenti sono garantiti e molti altri sono fruibili online.

tollo due

Un incendio sviluppatosi intorno alle 8.30 ha quasi completamente distrutto il ristorante ‘Tony e Lucia’ a Tollo, con locali che possono ospitare fino a 300 persone. Sul posto stanno operando i Vigili del Fuoco e i Carabinieri. Le fiamme si sarebbero sviluppate in una sala attigua al ristorante, realizzata in legno lamellare, e si sono propagate a una parte della cucina e del locale. Al momento non è possibile fare ipotesi sulle cause. Il rogo ha prodotto una densa colonna di fumo nero visibile a molta distanza.

Sul posto si è recato anche il sindaco di Tollo, Angelo Radica: “Visto che è il quarto incendio in meno di un mese nell’area di Tollo – ha detto il primo cittadino – non escludo che possa avere carattere doloso”.