Cronaca

stella barbara due

 

La notizia di oggi sull’inchiesta della Procura della Repubblica sulla situazione legata all'unità operativa di Cardiochirurgia di Chieti è l’ennesima tegola su questo reparto che dovrebbe essere il fiore all’occhiello della Asl di Chieti”, interviene il Consigliere regionale Barbara Stella.
Credo sia alquanto necessario che la Regione e il direttore Generale della Asl Lanciano Vasto Chieti non attendano i tempi lunghi di un’inchiesta, ma si attivino al più presto con tutte le procedure e le azioni necessarie per individuare e risolvere le numerose problematiche del U.O.C in questione. Interrompere le proroghe delle gare precedenti può essere sicuramente un primo passo, ma mi auguro ci si adoperi concretamente per restituire alla comunità un servizio sanitario che faccia sentire al sicuro e in buone mani un cittadino con problemi di salute e che affida la propria vita alla sanità pubblica”, continua la pentastellata.
Mi ero già occupata nei mesi scorsi della Cardiochirurgia di Chieti, proprio per portare all’attenzione del direttore generale e della dirigenza regionale i problemi che da più parti stavano emergendo nel reparto. “È evidente che c’è qualcosa che non va e non si può più far finta di niente. Come può un cittadino con problemi di salute avere fiducia di una sanità con tutti questi problemi? Non si può più attendere, la Regione ha il dovere di restituire alla comunità una cardiochirurgia nella Asl teatina al pieno delle proprie potenzialità, in cui nessun malato deve avere il minimo dubbio sul proprio destino entrando in un reparto afflitto da perenni problemi”, conclude il consigliere regionale, Barbara Stella (sopra).

consiglio comunale

A Montesilvano il Consiglio Comunale è convocato in seduta straordinaria per il 17.01.2020, ore 8:30, in prima convocazione ed occorrendo per il 20.01.2020, ore 09:30 in seconda convocazione, presso la Sala Consiliare "E. Santavenere" sita al primo piano del Palazzo di Città per deliberare sui seguenti argomenti: 

1. Approvazione nuovo Regolamento per l'istituzione, la disciplina e la gestione dell'Albo Comunale 

delle Associazioni e delle Consulte di Settore; Approvazione del Regolamento per l'assegnazione del Premio Atleta dell'Anno e Una Vita per lo Sport; Alienazione area comunale sita in Zona Industriale di Via Danubio a favore della ditta RAF RICAMBI 

ATTREZZATURE S.p.A.; 4. Alienazione area comunale sita in Via Vistola a favore di sigg. D'Alessandro Renato e Serrani Dina; 5. Interrogazione prot. n. 69532/2019 dei gruppi politici P.D. - Progressisti per Montesilvano e 

Movimento 5 Stelle ad oggetto: "Destinazione gettito sanzioni C.d.."; 6. Interrogazione prot. n. 78740/2019 del P.D. - Progressisti per Montesilvano ad oggetto: 

"Spazzamento stradale sabbia"; 7. Mozione prot. n. 63509/2019 del P.D. - Progressisti per Montesilvano ad oggetto: "Sicurezza stradale 

-- Via Vestina"; 8. Mozione prot. n. 64237/2019 del Movimento 5 Stelle ad oggetto: "Servizio Civile Nazionale"; 9. Mozione urgente prot. n. 64407/2019 del P.D. - Progressisti per Montesilvano ad oggetto: 

"Istituzione della tassa di soggiorno nel Comune di Montesilvano"; 10. Mozione prot. n. 77378/2019 del P.D. – Progressisti per Montesilvano ad oggetto: "Implementazione 

di azioni volte alla parità ed al contrasto della violenza di genere"; 11. Mozione urgente prot. n. 77827/2019 del P.D. - Progressisti per Montesilvano ad oggetto: 

"Presentazione istanza di contributo per l'acquisto di giochi inclusivi - L.R. n. 6/2018, art. 10". 

I fascicoli relativi agli argomenti di cui sopra possono essere liberamente visionati dai Consiglieri presso l'Ufficio di Segreteria Generale nelle ore d'ufficio a partire dal giorno precedente la data della riunione, ai sensi dell'art. 12 del citato Regolamento. 

Distinti saluti. 

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE 

Ernesto De Vincentiis 

sulmonatre

Il Coordinamento No Hub del Gas ha chiesto, a norma di legge, al Prefetto dell’Aquila Cinzia Teresa Torraco di annullare il provvedimento con cui il Questore Orazio D’Anna ha vietato la piantumazione di alcuni alberelli nel terreno di proprietà Snam, in località Case Pente, sul quale la multinazionale intende costruire la sua centrale di compressione del gas.  “Chiediamo l’annullamento del divieto del Questore per la manifesta illegittimitàdello stesso – scrive il Coordinamento nel ricorso -; l’art. 17 della Costituzione italiana sancisce che possono essere vietate solo le “riunioni in luogo pubblico” e soltanto in presenza di “comprovati motivi di sicurezza e di incolumità pubblica”.

Quella preannunciata dagli ambientalisti non era una riunione in luogo pubblico ma un’azione simbolica per la salvaguardia del pianeta che si sarebbe svolta su un terreno privato. Pertanto nessuna competenza aveva il Questore di intervenire in merito, per di più con un provvedimento interdittivo preventivo. Inoltre, alla luce della Costituzione, il divieto del Questore è privo della necessaria giustificazione. Dove sono i comprovati motivi”di cui parla la nostra Carta costituzionale? La semplice piantumazione di alcuni piccoli alberi avrebbe addirittura potuto mettere in pericolo la sicurezza e l’incolumità pubblica?

La nostra difesa è perfettamente in linea con la dottrina in materia del costituzionalista nonché giudice della Corte Costituzionale Augusto Barbera il quale sostiene che “Fondamentale è l’uso del termine comprovati; da esso infatti si deduce che: (…) devono sussistere concrete, non solo teoriche possibilità di turbamentodell’ordine pubblico”( così Augusto Barbera, Carlo Fusaro, Corso di diritto pubblico, VI edizione, il Mulino 2010).

Ad agire, eventualmente, avrebbe potuto essere la Snam, qualora però essa avesse subito un danno dalla piantumazione di alcuni alberelli. Cosa, questa, difficilmente sostenibile perché la stessa Snam ha sempre affermato che una parte dell’area (che si estende per ben 12 ettari) verrebbe comunque destinata a verde e quindi alla piantumazione di alberi. L’iniziativa, pertanto, più che come un “danno” andrebbe letta come un “dono” alla proprietà del terreno.

Ma il Questore non si è limitato a proibire l’iniziativa. Ha fatto di più, prescrivendo che la stessa “si svolga nello stesso giorno e nello stesso orario in Sulmona, nel piazzale antistante il Cimitero cittadino, in forma di presidio fisso”. Ora, a parte la impossibilità di piantare alberi sul piazzale antistante il Cimitero, essendo lo stesso in cemento, ci domandiamo – scrive il Coordinamento nel ricorso – se la modalità prescritta dal Questore non avrebbe potuto creare, questa sì, qualche problema di ordine pubblico, trattandosi non solo di un luogo pubblico ma anche di un luogo sacro frequentato da cittadini in visita ai propri defunti”. 

Sulmona,17.1.2020                                                                              Coordinamento No Hub del Gas