Cronaca

99 cannelle

A poche ore dalla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’ultimo decreto della presidenza del Consiglio dei ministri che stabilisce maggiori restrizioni per fermare l’epidemia del Covid-19, dichiarando tutta Italia “zona rossa”, all’Aquila e si riflette sull’esigenza di chiudere i cantieri edili. L’associazione dei costruttori dell’Aquila garantisce che già da tempo vengono messe in atto tutte le misure preventive per evitare l’esposizione degli operai al rischio di contagio da Coronavirus, prima fra tutte il distanziamento sociale tra i lavoratori. Ma pur essendo d’accordo con la chiusura delle attività edili, legate o meno alla ricostruzione, il presidente Adolfo Cicchetti specifica che mancano ancore precise misure economiche di sostegno e Cassa integrazione straordinaria per il settore

 

guardia finanza

Su disposizione del gip Sandro Pecorella, la finanza di Bologna sta eseguendo un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali e reali nei confronti di 14 persone, indagate a vario titolo per associazione per delinquere finalizzata alla commissione di delitti fallimentari, fiscali, riciclaggio e auto-riciclaggio. Le misure riguardano otto regioni (Emilia-Romagna, Piemonte, Lombardia, Veneto, Marche, Abruzzo, Sardegna e Lazio). Ai domiciliari sono finite cinque persone, altre 9 hanno un’interdittiva del divieto di esercitare uffici direttivi di persone giuridiche e imprese. Inoltre le Fiamme gialle hanno eseguito il sequestro preventivo, anche nella forma per equivalente, di beni mobili e immobili per circa 65 milioni di euro. L’indagine, coordinata dalla pm Michela Guidi, nasce dagli accertamenti su un’azienda con sede a Budrio nel Bolognese, fallita nel 2019 e che, secondo gli investigatori, era stata usata anche per la creazione di crediti tributari falsi.

impegnativa

 

Parte, in Abruzzo, la prescrizione farmaceutica dematerializzata: il presidente della Regione ha firmato l’ordinanza (n.4 dell’11 marzo 2020) che la prevede fra le misure urgenti per la gestione dell’emergenza da Covid-19 sino al 3 aprile 2020 e a nuovo diverso provvedimento, al fine di ridurre il flusso di pazienti negli ambulatori dei Medici di Medicina generale e dei Pediatri di Libera scelta e riservare tale accesso alle sole prestazioni non differibili. L’ordinanza prevede che, in caso di farmaci prescrivibili attraverso Ricetta Elettronica Dematerializzata (Dem) e per problematiche che potrebbero non necessitare di visita medica, il medico di medicina generale e il pediatra di libera scelta comunica al cittadino il numero di ricetta elettronica (Nre) attraverso le modalità che ritiene più opportune (via mail, WhatsApp e altro. Il cittadino potrà quindi recarsi in farmacia esibendo la Tessera Sanitaria e il Nre comunicato dal medico; il farmacista, individuata la prescrizione e verificata la correttezza della stessa, effettua la dispensazione dei farmaci, stampa il promemoria e apporre le relative fustelle. La durata della prescrizione non può superare i 180 giorni di terapia.