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«Non erano questi gli accordi». Da ieri corso San Giorgio, a Teramo, ha allestito il suo cantiere a tempo di cui, però, i commercianti non gradiscono l’invasività, con la segnaletica gialla a terra ad occupare tutta la carreggiata e le transenne ad inibire al passaggio su metà marciapiede. Come dire che sull’altra metà possono camminare contestualmente solo due persone, con tutti i disagi del caso. «Dall’amministrazione – fanno notare Confcommercio e Confesercenti  – avevamo avuto rassicurazioni che questo primo cantiere, che svolgerà da qui al 30 novembre quando verrà poi rimosso, non sarebbe stato troppo impattante per non penalizzare le vendite del mese di novembre».

 

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Sono iniziati i lavori di pulitura dei primi faldoni che sono stati “salvati” dal fango e dall’acqua dell’alluvione che ha colpito Canistro poco più di una settimana fa.

In paese è arrivata la dottoressa Maria Rita Rantucci della Soprintendenza archivistica d’Abruzzo che ha redatto una prima relazione sui danni che ha subito l’archivio comunale.

«Sui faldoni è stato fatto solo un primo intervento» dice il sindaco di Canistro, «si trovano ora in un locale sicuro da cui poi dovranno essere presi, lavati di nuovo e asciugati. La dottoressa Rantucci, che ringraziamo per la disponibilità e la professionalità che ci ha riservato, ha stimato che per ultimare tutta l’operazione sarà necessaria una cifra di circa 20mila euro».