Cronaca

carabinieri forestali

ROCCA DI MEZZO: BRACCONAGGIO

- Una trappola per catturare fauna selvatica illegalmente, realizzata artigianalmente, e nascosta nel bosco. A trovarla, i carabinieri forestali della
stazione di Rocca di Mezzo che subito si sono messi sulle tracce di chi avesse potuto fare una cosa del genere. Il reato ipotizzato è quello di
bracconaggio.A seguito poi di attente indagini, i forestali hanno individuato come responsabile un uomo di 84 anni, originario delle Marche ma
che però da tanti anni vive stabilmente nella cittadina dell’Altopiano delle Rocche.La gabbia/trappola, in cui sarebbero potuti finire istrici,
volpi ecc., si trovava nel bosco che si trova tra i piani di Pezza e il borgo abitato del paese.

luigi defanis

ABRUZZO: RISARCIMENTO PER DANNO IMMAGINE

- Dopo la condanna definitiva nell’ambito dell’inchiesta “Il Vate”, arriva anche la decisione della Corte dei Conti: Luigi De Fanis dovrà pagare un
risarcimento da 44mila 576 euro per il danno d’immagine subito dalla Regione Abruzzo.Nel 2018 la condanna del Tribunale di Pescara a 6 anni e 10
mesi, nel 2023 la conferma – in larga parte – della Corte d’Appello dell’Aquila e successivamente l’inammissibilità del ricorso in Cassazione.La
richiesta iniziale era di 115mila euro. Come spiega Il Centro, la vicenda risale all’inchiesta “Il Vate”, con l’ex assessore finito sotto inchiesta
con l’accusa di reati contro la P.A., tra cui concussione, peculato e falsità materiale, nell’ambito dell’organizzazione di eventi culturali.

l aquila palazzo silone

L’AQUILA: “100 MIGRANTI PERICOLOSI” SOTTO VIGILIANZA

– In cento – tra tunisini, egiziani, etiopi e marocchini - per la maggior parte minorenni, sotto stretta sorveglianza della Questura dell’Aquila:
una risposta che arriva dopo l’ennesimo grave caso di violenza al Parco del Castello, nel capoluogo regionale.Verranno monitorati quotidianamente
dalle volanti della Questura e intanto, il questore Enrico De Simone, ha disposto ulteriori misure di prevenzione e controlli.In totale – sono 140
i minori ospitati nelle 7 strutture di accoglienza nel territorio aquilano, di cui 75 presi in carico direttamente e 65 che provengono da altri
comuni.Molti di questi giovani, ospiti nelle case di accoglienza per stranieri non accompagnati, da tempo si dividono la piazza di spaccio del
capoluogo, tra la Villa comunale, il Parco del Castello, il terminal di Collemaggio,e spesso armati di coltelli e bastoni.Una situazione che in
città si fa sempre più preoccupante con episodi di violenza ormai all’ordine del giorno.