Cronaca

catania tribunale

I Militari del comando provinciale della guardia di finanza di Catania hanno sequestrato, in Abruzzo, un immobile, del valore di oltre 2,7 milioni di euro, nell'ambito di un'inchiesta sul dissesto finanziario e patrimoniale della Leotta Srl di Acireale.

La società, che operava nel settore del commercio di articoli sanitari, è stata dichiarata fallita nel 2013 dal Tribunale di Catania (nell'immagine), aveva maturato, nei confronti dell'Erario e dei fornitori, 5 milioni di euro di debiti.

Da indagini delle fiamme gialle della Tenenza di Acireale, coordinate dalla Procura di Catania, è emersa "una grave condotta distrattiva attraverso la quale il rappresentante legale ed il socio unico, entrambi indagati per bancarotta fraudolenta patrimoniale, prima della messa in liquidazione della società hanno fraudolentemente sottratto all'impresa e occultato un attivo patrimoniale pari a 2,7 milioni di euro, che doveva invece essere destinato a soddisfare i creditori".

guardia finanza auto

Un vasto traffico di stupefacenti tra l’Albania, l’Emilia Romagna, l’Abruzzo, la Calabria e Messina è stato scoperto dalla Guardia di Finanza che, nell’ambito dell’operazione denominata “Sfizio”, ha arrestato nove persone.

Riguarda anche l’Abruzzo l’operazione antidroga “Sfizio”che ha portato all’arresto di nove persone e al sequestro di oltre100 chilogrammi di marijuana.In manette due corrieri.

I finanzieri del Comando provinciale di Messina hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 7 italiani ed 2 albanesi, emessa dal gip Maria Militello. LaGuardia di Finanzaha sgominato un’ organizzazione criminale che gestiva un vasto traffico di stupefacenti tra l’Albania, l’Emilia Romagna, l’Abruzzo, la Calabria e Messina.

pescara citta 200812 rep 04

I Carabinieri del NAS di Pescara hanno denunciato il titolare di un supermercato dove i prodotti alimentari avevano confezioni contraffatte ed erano in cattivo stato di conservazione. Sequestrati anche alcuni locali del discount del valore di 1 milione di euro.

Il responsabile del supermercato è stato denunciato all’Autorità Sanitaria e Amministrativa per aver mantenuto il locale deposito dell’esercizio in condizioni igienico sanitarie, strutturali e documentali non adeguati, aver omesso di aggiornare il manuale di autocontrollo aziendale di cui al sistema h.a.c.c.p. e di aver attivato il laboratorio di macelleria in assenza della prescritta comunicazione all’autorità competente ai fini della registrazione.