Cronaca

augustodibastiano

Lo sapevate? Le festività vengono retribuite anche con rifiuto al lavoro.

Le uniche eccezioni sono rappresentate da particolari tipologie di attività, ad esempio i medici e in generale i dipendenti delle istituzioni sanitarie pubbliche e private, come da Legge n. 520/195.

Insomma: festività retribuite anche se il contratto obbliga agli straordinari ma ci si rifiuta di lavorare: il diritto è garantito per legge e prevale su CCNL e clausole contrattuali, senza sanzioni.

Traduzione: qualsiasi cosa ci sia scritta nei contratti di lavoro, prevale la legge che riconosce al lavoratore il diritto soggettivo di non lavorare nelle festività come Capodanno, Natale, Santo Stefano e quant'altro. Lo riferisce il "Centro Giuridico del Cittadino" di Avezzano, presieduto da Augusto Di Bastiano (nella foto).

lavoro molestie 

In Abruzzo, come nel resto della Penisola, chi molesta i colleghi sul posto di lavoro rischia sanzioni che vanno dal semplice rimprovero verbale al licenziamento. La riforma firmata dal ministro Marianna Madia, appena entrata in vigore, prevede il pugno di ferro contro molestatori e corruttori che lavorano nella Pubblica Amministrazione. Rischia il licenziamento chi compie molestie sessuali così come chi prende e offre regali sopra i 150 euro in cambio di altri favori. Il dipendente sarà prima redarguito, con una sospensione dal servizio e dalla retribuzione che va dagli undici giorni a sei mesi, e poi se è recidivo rischia il posto di lavoro. Il pacchetto di misure verrà discusso martedì, nel tavolo di confronto tra sindacati e Aran.

brucchi 

Sono 18 i consiglieri comunali di Teramo, di opposizione e anche dell’ormai disciolta maggioranza che a mezzogiorno hanno firmato contestualmente le dimissioni, producendo l’effetto di far sciogliere con effetto immediato l’assise civica. Ora il prefetto Graziella Patrizi nominerà un commissario per reggere il Comune fino alla prossima primavera, ed innanzitutto ad approvare il bilancio per il quale finora l’ormai ex sindaco Maurizio Brucchi (nella foto), non ha avuto i numeri. E’ l’epilogo della crisi politico-amministrativa in maggioranza di centrodestra, partita dallo scontro con il gruppo Futuro In legato a Paolo Gatti, che chiese già nelle scorse settimane al sindaco di dimettersi. Dalle 12,10 di oggi la città di Teramo è senza sindaco.