Cronaca

elicottero campo felice

Atteso a breve il verbale del tecnico dell’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo inviato all’Aquila per analizzare i dati del registratore di volo dell’elicottero del 118.

L’elisoccorso precipitato il 24 gennaio su Monte Cefalone, a oltre 1.500 metri di quota e a poca distanza dagli impianti sciistici di Campo felice. Nello schianto hanno trovato la morte sei persone.

I risultati che dovranno essere visionati in contraddittorio tra le parti, il legale del pilota da un lato e la Procura dall’altro. L’elicottero – questo è quasi certo – si è schiantato a forte velocità, senza presumibilmente alcun rallentamento: una circostanza comprovata dal fatto che la parte anteriore del velivolo si sia completamente distrutta e che l’elicottero sia anche rimbalzato sulla costa di montagna. L’ipotesi che si fa strada nelle indagini, coordinate dal sostituto procuratore Simonetta Ciccarelli, è quella dell’errore umano.

chieti città 010613 rep 10

A Chieti è stato istituito, da parte del sindaco, il divieto di transito veicolare in Viale Amendola, nel tratto compreso tra l'intersezione con Via della Liberazione e l'intersezione con Via Nicolini, a causa di uno smottamento della carreggiata che si e verificato all'altezza degli uffici dell'Agenzia del Territorio, a seguito delle abbondanti nevicate dei giorni scorsi; considerato che la situazione di pericolo non è stata ancora sanata e che sono necessari lavori ingenti che si protrarranno per diverso tempo, il divieto di transito veicolare in Viale Amendola, nel tratto I'intersezione con Via Colazilli e l'intersezione con Via Nicolini per il momento continua, così come il divieto di transito per gli autobus e per i veicoli di massa superiore a 3,5 tonnellate, sulla stessa via.

farindola

In seno all’inchiesta sulla sciagura dell’hotel Rigopiano, ascoltato dagli inquirenti il sindaco di Farindola Ilario Lacchetta. Sul suo territorio sorgeva l’hotel travolto dalla valanga.

Il sindaco, ascoltato per tre ore, ha confermato di non aver mai ricevuto l’allerta valanghe. Lacchetta è stato sentito in qualità di persona informata sui fatti. L’inchiesta è quella aperta dalla Procura di Pescara per disastro colposo e omicidio plurimo colposo. Lacchetta ha risposto alle domande del tenente colonnello Annamaria Angelozzi, dei carabinieri forestali e del maggiore Massimiliano Di Pietro, del nucleo investigativo dei carabinieri. Sostanzialmente, Lacchetta ha confermato quanto dichiarato nei giorni scorsi alla stampa, ossia di non avere ricevuto il bollettino Meteomont che segnalava un rischio valanga 4 su 5 e ha spiegato di avere fatto fronte all’emergenza con i mezzi che aveva a disposizione, attivando le forze di protezione civile nell’ambito del Piano neve comunale.