Cronaca

99 cannelle

Oggi, in Via Campo di Pile, all'Aquila, della zona commerciale, all’interno di un capannone sottoposto a curatela fallimentare, i Carabinieri dell'Aquila hanno trovato le auto rubate il 2 novembre scorso nella sede Comunale di Via Ulisse Nurzia.

Nello specifico sono state ritrovate le due vetture che sono in uso al Sindaco dell'Aquila ea gli operai del Comune.

I mezzi sono attualmente sotto sequestro e sottoposti a verifiche. Sul luogo del furto è intervenuta la Questura dell’Aquila.

A causa di un furto delle apparecchiature tecniche, nella postazione di Bussi, appartenenti al diffusore del nostro segnale, "Canale 16", da ieri pomeriggio "Telesirio" non è fruibile in alcune zone dell'Abruzzo. Ci scusiamo per l'inconveniente ed informiamo i telespettatori - lettori che il segnale ritornerà al più presto possibile, ricordando che questa televisione può essere seguita in tutto il mondo sul sito web: www.telesirio.it

tribunale az

Oggi, 7 novembre, il pubblico ministero del tribunale di Avezzano, Roberto Savelli, ha chiesto l'archiviazione per il figlio del sindaco (nella foto), Giulio Di Pangrazio, implicato in un incidente automobilistico poche settimane fa. L'istanza di archiviazione è stata effettuata in base al rapporto dei carabinieri di Avezzano e sono stati sentiti diversi testimoni, i quali hanno rimarcato che non c'è stata alcuna omissione di soccorso da parte del ragazzo, la cui unica "colpa", forse, è quella di essere figlio del primo cittadino di Avezzano. Il giovane Di Pangrazio, al momento dell'incidente, era stato fatto oggetto di minacce da parte di alcuni presenti, ed era rimasto impaurito dalle modalità degli stessi. L'archiviazione del caso è stata richiesta perchè il fatto non sussiste.

Tutto qui, per quanto potrebbe riguardare un "normale" sinistro (augurandoci che ne accadano sempre meno) che ha visto, però, coinvolto, il figlio del sindaco del Capoluogo della Marsica. Sulla vicenda, infatti, si sono avventati come avvoltoi e soliti corvi, i detrattori di ogni genere, quali ex consiglieri comunali ed altri ancora (chi più ne ha, più ne metta!) e soprattutto, come sempre, ad affondare il dito nella piaga, certi giornali della carta stampata e vari siti web (sempre loro), per strumentalizzare questa circostanza e... Non soltanto.