Cronaca

 

tartufo

MAGLIANO DE'MARSI: SEQUESTRATI 22 QUINTALI DI TARTUFI

- Maxi sequestro di tartufo a Magliano de’ Marsi. I militari della stazione carabinieri forestale di Avezzano sono intervenuti su richiesta della polizia
stradale sull’area di servizio “Montevelino Nord” dell’Autostrada A25, dove è stato bloccato un furgone-frigo che trasportava tartufi.Dal controllo è emerso
che il mezzo di trasporto, con targa rumena e condotto da un cittadino della stessa nazionalità, trasportava un ingente quantitativo di tartufi freschi
(tuber aestivum nero) di provenienza bulgara e rumena, accompagnato dai soli documenti di trasporto internazionali, insufficienti a dimostrarne la
tracciabilità alimentare secondo la normativa vigente. I militari hanno accertato che il prodotto era destinato ad una azienda con sede in provincia di
L’Aquila per la successiva lavorazione e commercializzazione.

carcere

PESCARA: DROGA E CELLULARE IN CARCERE

- La procura di Pescara chiede il processo per un assistente capo della polizia penitenziaria, che prestava servizio nel carcere di San Donato,Paolo Aucone
(originario di Tollo), per rispondere di corruzione in relazione all’introduzione in carcere di un telefono cellulare e di stupefacenti destinati ad un
detenuto.La richiesta di rinvio a giudizio riguarda anche il detenuto che avrebbe beneficiato del cellulare e della droga, Samuele Rapisarda (originario di
Savona, ma residente a Pescara), sua sorella Maria Selene Rapisarda e Silvia Rozzi, pescarese residente a Montesilvano. Il cellulare destinato a Rapisarda
era stato consegnato all’assistente capo dalla sorella del detenuto la quale, in cambio, aveva effettuato due ricariche sulla carta Postepay dell’agente,
per un totale di 400 euro. C’è poi la questione della droga: 200 gr. di hashish e 20 gr. di cocaina che Aucone avrebbe ricevuto dalla Rozzi per recapitarli
al detenuto, in cambio di 2,5 gr. di cocaina.

banca adriatico sportello verde 210313 serv 01

CRECCHIO: CHIUSURE FILIALI DI BANCA

- I piccoli centri delle zone interne cercano di resistere malgrado l'impoverimento dei servizi.A denunciarlo, il sindaco di Crecchio Nicolino Di Paolo il
quale aggiunge:"Dopo il danno la beffa: all’atto dello smantellamento della rete sui territori, gli istituti di credito avevano assunto l’impegno di
assicurare almeno lo sportello bancomat. Peccato pero'che,nella realtà quotidiana il servizio sia di rado disponibile, impedendo agli utenti i normali
prelievi. Una politica dell’abbandono inaccettabile e irresponsabile come nel caso di Crecchio. Un danno anche per i turisti, in uno dei borghi più belli
d’Italia.