Cronaca

consorzio acquedottistico

AVEZZANO: PROBLEMI IDRICI

- Si lavora senza sosta per far fronte all’emergenza idrica che ha interessato il centro cittadino e altri quartieri di Avezzano, mettendo in ginocchio
privati e attività commerciali, in particolare bar e ristoranti. Il personale del Cam ha lavorato per 13 ore al fine di ripristinare il flusso idrico ma
saranno necessarie altre ore affinché i livelli di acqua nelle cisterne tornino a salire evitando ulteriori disagi.La pompa danneggiata che capta l’acqua
nel pozzo di Trasacco è stata sostituita ma è in arrivo un macchinario più potente che sarà installato oggi stesso e che eviterà problemi anche per il resto
dell’estate. Intanto prende piede anche l’ipotesi che si sia trattato di un sabotaggio poiché il personale, all’arrivo sul posto, ha notato delle manomissioni

incendio piccolo

L’AQUILA; RITORNANO I PIROMANI

- È stata la mano dell’uomo ad appiccare le fiamme. Tre i roghi scoppiati nel pomeriggio di ieri a L’Aquila, partiti a circa mezz’ora di distanza l’uno
dall’altro. Il primo, intorno alle 16, nelle vicinanze del viadotto che collega San Sisto al quartiere di San Francesco. L’incendio è partito da alcune
sterpaglie: provvidenziale l’intervento dei Vigili del Fuoco, i quali hanno evitato il propagarsi delle fiamme. Pochi minuti e un nuovo rogo ha sfiorato
l’ex discarica Cona, un’area già colpita in passato da incendi gravi e di origine dolosa. Lavori straordinari per i pompieri, nuovamente intervenuti per
spegnere il rogo. L’emergenza, tuttavia, non era ancora finita. Il terzo incendio ha interessato la zona di via Vasche del Vento, a San Giacomo. Questo
l’intervento più delicato, per via della presenza di abitazioni nella prossimità del rogo e a causa del luogo non facile da raggiungere con i mezzi.
Impossibile, inoltre, l’intervento dell’elicottero, poiché nella zona sono presenti tralicci dell’alta tensione.

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ASL CHIETI: RINVIO A GIUDIZIO PER EX DIRETTORE DSM DI GIANNANTONIO

– Il gup del Tribunale di Chieti, Andrea Di Berardino, ha rinviato a giudizio Massimo Di Giannantonio, all’epoca dei fatti direttore del dipartimento di
salute mentale della Asl Lanciano Vasto Chieti con le accuse di concussione, truffa, falso ideologico, abuso d’ufficio e per turbativa del procedimento di
scelta del contraente. Rinviate a giudizio anche la moglie, Silvia Fraticelli, e Simona Malandra con le accuse di concorso nel falso e nella truffa. Prima
udienza del processo il 7 novembre. Secondo l’accusa Di Giannantonio, in qualità di direttore del dipartimento nonché membro della commissione aggiudicatrice
e direttore esecutivo del contratto nell’ambito del bando pubblicato dalla Asl della gara di appalto per l’affidamento dei servizi di assistenza
psichiatrica riabilitativa, di tutoraggio, finalizzati al reinserimento lavorativo, aveva costretto il presidente della cooperativa La Rondine, Domenico
Mattucci, esecutrice del contratto di cui al bando, ad assumere la moglie presso la cooperativa La Rondine, la figlia di quest’ultima, e la Malandra.