Cronaca

pescara questura

PESCARA: ARRESTATA IN "CARCERE"

- Voleva introdurre droga e cellulari in carcere,ma è stata sorpresa e bloccata dagli agenti di polizia penitenziaria. Protagonista una donna,arrestata con
circa 400 gr. di hashish e due telefonini di piccole dimensioni. Una parte della droga era stata occultata nelle confezioni sottovuoto con prodotti alimentari
destinati al compagno detenuto nella struttura, mentre i microcellulari erano stati nascosti nelle parti intime. La donna é stata sottoposta alla misura
cautelare degli arresti domiciliari perché madre da pochi giorni.

trasacco comune e carabinieri 110712 rep 07

MARSICA: TEPPISTI SCATENATI

- Teppisti scatenati a Trasacco e Luco dei Marsi dove,un gruppo di giovani da diversi giorni sta mandando su tutte le furie i residenti. Calci e pugni ai
portoni e lancio di sassi e uova contro le abitazioni, con le pareti esterne che hanno riportato anche dei danni. Atti di vandalismo che si verificano anche
in piena notte, aggiungendo disturbo ai cittadini che si svegliano bruscamente. Inizialmente gli episodi si verificavano solamente a Trasacco, ma ultimamente
sono giunte segnalazioni anche da Luco dei Marsi.

poste italiane

FOSSACESIA: FINTI DIPENDENTI POSTE

- I militari della locale Stazione, dopo un’accurata attività d’indagine,scaturita da denunce arrivate dai comuni di Fossacesia e Rocca San Giovanni,sono
riusciti a risalire all’identità dei presunti “truffatori” di Poste Italiane. Sono due donne, di cui una di 31 anni e l’altra di 44, e di un uomo di 44 anni,
tutti gravati da precedenti e residenti nel pescarese.I tre, in concorso tra loro, mediante artifizi e raggiri, e qualificandosi come dipendenti di uffici di
Poste Italiane della zona, avrebbero contattato telefonicamente le vittime e le avrebbero convinte a recarsi al bancomat di Mozzagrogna, promettendo di
ricevere istantaneamente sul conto personale dei “falsi” rimborsi erogati dall’Inps. Di seguito, le vittime, dopo che sono state ingannate,sarebbero state
indotte ad effettuare molteplici ricariche su due rispettive carte postepay, in uso ai tre “finti” dipendenti che ora, dovranno rispondere del reato di truffa
in concorso.