Cronaca

avezzano tribunale 271213 rep 03

AVEZZANO: PROCESSO AL CLAN DELLA VILLA BUNKER

- Associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti. E’ questa l’accusa nei confronti di 16 persone che ieri mattina sono finite davanti al collegio del tribunale di Avezzano. I fatti che ruotano attorno alla villetta fortificata di via dei Tulipani a Scalzagallo, riguardano le indagini svolte dalla Procura distrettuale antimafia dell’Aquila e vedono sotto accusa i componenti dell’organizzazione che ruotava attorno alla villa, ad Avezzano. Lì venivano coordinate le attività di spaccio nell’area marsicana e in quella della costiera adriatica. Nel corso di quindici mesi di indagine furono sequestrati 1 kg. di cocaina, 1 carabina di precisione e 2 pistole con matricola abrasa, sostanze da taglio, bilancini di precisione e 54 mila euro.

studenti

COVID, DISASTRO DAD: 26% STUDENTI HA PENSATO DI ABBANDONARE GLI STUDI

– Disastro Dad per oltre 7.500 studenti che hanno pensato di abbandonare gli studi durante il lockdown imposto dal Covid.
È quanto emerge dalla maxi-indagine che ha coinvolto 30.000 studenti, promossa dalla Rete degli studenti medi, dall’Udu e dal sindacato dei pensionati Spi-Cgil, dal titolo ”Chiedimi come sto”. Più di un quarto degli studenti, dunque, circa il 26,4%, ha pensato di mollare durante l’emergenza sanitaria e l’esperienza delle lezioni a distanza.

alberi abbattimento

LUCOLI: BOSCO TAGLIATO SENZA AUTORIZZAZIONI, DUE DENUNCE

– Nella giornata del 17 maggio, i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Tornimparte, hanno dato esecuzione al Decreto del Tribunale di L’Aquila, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari, Dott. Marco Billi, ponendo sotto sequestro diverse particelle del comune di Lucoli, in provincia dell’Aquila, dove è stato tagliato un bosco, senza alcuna autorizzazione. Su un’area di circa 9000 mq, sono state rase al suolo 230 piante di roverella, e sradicate circa 70 ceppaie con un mezzo meccanico, oltre ad eliminare completamente la vegetazione arbustiva presente nell’area. Dopo gli accertamenti, i Carabinieri Forestali hanno deferito all’A.G. il proprietario dei terreni e committente, F.D.A. di anni 72, e l’esecutore materiale, A.M. di anni 66, poiché non avevano chiesto le previste autorizzazioni. Per tali violazioni è previsto l’arresto fino a due anni e l’ammenda da euro 15.000 ad euro 52.000 circa. Inoltre, è stata elevata una sanzione amministrativa di euro 24.394,20, come disciplinato dalla L.R. n°3/2014 di tutela e valorizzazione delle foreste, dei pascoli e del patrimonio arboreo della regione Abruzzo.